Luxury real estate, Singapore supera New York City nella top ten degli affitti

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Gli affitti prime sono rimasti una costante in diverse città del mondo, ma il tasso di crescita annuale complessivo sta iniziando a diminuire. Secondo il Prime Global Rental Index, c’è stato un incremento del 10,3% nel corso del 2022 fino al mese di dicembre; tuttavia, l’ultimo periodo dell’anno registra un calo, rispetto al picco dell’11,8% di marzo 2022.

Singapore è in testa alla classifica, scalzando New York dal primo posto e passando dal 23% del terzo quadrimestre al 28% degli ultimi quattro mesi del 2022. I prezzi sono alle stelle, per via di un’offerta di immobili molto limitata, e dall’altra parte di un forte aumento della domanda.

Secondo Leonard Tay, Head of Research di Knight Frank a Singapore, “circa 17.000 nuove abitazioni private sono in fase di completamento nel 2023, dato che garantisce un certo ‘sollievo’ sulla pressione della mancanza di alloggi. Tuttavia, in attesa della fine dei lavori, il prezzo degli affitti probabilmente aumenterà ancora”.

Nel frattempo, gli expat continuano ad essere attratti dalla località, anche grazie alle nuove regole governative introdotte a gennaio 2023, che prevendono la concessione di un visto di cinque anni a professionisti specializzati nel settore della tecnologia, con un salario di più di 30.000 dollari singaporiani al mese.

New York e Londra occupano il secondo e terzo posto del Prime Global Rental Index, con una crescita annuale degli affitti delle case di lusso prime rispettivamente del 19% e del 18%.

Il prezzo degli affitti della Grande Mela, in particolare, è aumentato del 48% rispetto ai minimi storici della pandemia (quarto trimestre 2020).

Per quanto riguarda la capitale britannica, invece, gli esperti Knight Frank prevedono che più persone prenderanno casa in affitto anziché comprarla, con aumenti del 6% nel 2023, a causa delle recenti turbolenze economiche che portano potenziali buyer a “temporeggiare” nell’acquisto di un immobile.

La rinascita delle città dopo la pandemia comporta, in ogni caso, che diversi mercati globali prime siano alle prese con la mancanza di disponibilità delle proprietà. Tra le 10 città monitorate, Toronto e Tokyo hanno registrato una crescita annuale degli affitti, rispettivamente del 15% e dell’8%, ma entrambe devono far fronte a una domanda estremamente competitiva. In calo invece Hong Kong, con una diminuzione degli affitti luxury del 6,4%.

In questo scenario, poiché molti investitori guardano al mercato degli affitti come a una copertura contro l’inflazione, in grado di fornire un riparo dalle perturbazioni economiche, gli investimenti nel segmento degli affitti luxury, secondo le previsioni di Knight Frank, si consolideranno molto presto. Le persone sono quindi più propense a fare un investimento nel breve o medio termine, posticipando l’acquisto di un immobile a momenti di minor incertezza.