Ivass, i reclami ricevuti dalle imprese di assicurazione italiane ed estere

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L’Ivass ha pubblicato le evidenze aggiornate sui reclami ricevuti dalle imprese di assicurazione italiane ed estere che operano in Italia. Complessivamente sono stati ricevuti 96.976 reclami da parte dei consumatori, con un incremento del 4,3% rispetto al 2021, a fronte della sostanziale stabilità rilevata nel periodo 2021/2020. La tendenza all’aumento appare in linea con quella già evidenziata nel I semestre 2022 rispetto al I semestre 2021 e conferma in particolare la crescita dei reclami nei confronti delle imprese estere per problematiche connesse alla gestione dei sinistri r.c.auto.

I dati 2022 evidenziano infatti una sostanziale stabilità nel numero dei reclami ricevuti dalle imprese italiane, sia in totale (la crescita è dello 0,13%) che per comparto. Per le imprese italiane l’incidenza dei reclami fra i vari comparti è rimasta invariata rispetto al 2021 (Rc auto 41%, Altri rami danni 41%, Rami vita 18%).

Crescono invece del 26,04% i reclami ricevuti dalle imprese estere operanti in Italia: l’incremento riguarda in particolare il ramo r.c.auto (58,87%) ma interessa in maniera significativa anche gli altri rami danni (12,58%), mentre per i rami vita si rileva una diminuzione (-7,57%). I dati relativi alle imprese estere risultano caratterizzati da una crescita di 10 punti percentuali nel peso del settore r.c.auto, che passa dal 39 al 49%; si riduce, nel contempo, l’incidenza del comparto vita (dal 23% al 17%) e degli altri rami danni (dal 38% a 34%). Andando ad una disamina complessiva per comparto il 42,7% dei reclami ha riguardato l’r.c. auto, il 39,8% gli altri rami danni e il 17,5% i rami vita.

Con riferimento all’esito dei reclami, le imprese italiane ed estere hanno evaso complessivamente il 95,1% dei reclami trattabili; il restante 4,9% risultava in fase istruttoria a fine 2022. Dei reclami evasi risulta essere stato accolto il 31,9% del totale (30,9% nel 2021), il 58,1% è stato respinto (59,1% nel 2021), il residuo 10% è stato chiuso per transazione (stessa percentuale del 2021). Il tempo medio di risposta è stato di 22 giorni, sotto la soglia normativamente prevista di 45 giorni.