Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: l’economia continua a registrare un tasso di crescita sostenuto

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CCIAA Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi — 

IMPRESE DI MILANO, MONZA BRIANZA E LODI: CRESCITA FRA INCERTEZZE GEOPOLITICHE ED ECONOMICHE

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Nel 2022 l’economia nei tre territori continua a registrare un tasso di crescita sostenuto (+4,7%), resistendo agli shock indotti dal conflitto russo-ucraino e dalla crisi energetica. Costruzioni (+9,1%) e servizi (+5,4%) fondamentali per aumento del valore aggiunto (+ €11 miliardi vs 2019). Il tessuto imprenditoriale risponde positivamente al clima di instabilità: il saldo tra imprese iscritte e cessate a Milano Monza Brianza Lodi si attesta a + 9.012 imprese, con un tasso di incremento del 1,9%.

L’internazionalizzazione

L’internazionalizzazione crea nuove opportunità alle aziende, con le esportazioni che reggono le pressioni e salgono a quasi €75 miliardi (+23,1%). I dati dei primi 3 mesi del 2023 indicano, tuttavia, un rallentamento rispetto all’ultimo trimestre del 2022, primo segnale della frenata che si sta verificando nel commercio mondiale

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Il Rapporto annuale “Milano Produttiva”, realizzato dal Servizio Studi Statistica e Programmazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, è giunto quest’anno alla sua 33esima edizione. Il Rapporto 2023 è diviso in due parti, nella prima si analizza l’andamento economico dei tre territori nel 2022 da cui emerge come la macro area di Milano, Monza Brianza e Lodi continui a registrare dei risultati positivi, nonostante il clima di incertezze geopolitiche ed economiche legate alle conseguenze della pandemia, lo scoppio del conflitto russo-ucraino e la recente crisi energetica.

Nel 2022 l’economia delle tre province lombarde è cresciuta del 4,7%, guidata da Milano (+5% l’incremento del valore aggiunto), seguita da Lodi (+3,8%) e da Monza Brianza (+2,9%). Decisiva al raggiungimento di tali risultati è la spinta data dai comparti delle costruzioni (+9,1%) e dei servizi (+5,4%), che hanno contribuito a far registrare al territorio un surplus di 11 miliardi di euro rispetto alla situazione pre-pandemica. Resiste alle incertezze anche il tessuto imprenditoriale. Grazie al contributo determinante di Milano (+8.126), il saldo tra nuove iscrizioni (30.630) e cancellazioni (21.618) dell’anno 2022 è di 9.012 imprese in più, corrispondente a una crescita del 1,9%. Un trend, quello registrato sul territorio, migliore di quello nazionale (+0,8%) e di quello lombardo (+1,2%). Tutto questo si traduce in quasi 390mila imprese operanti sui tre territori.

Il mercato del lavoro

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, si rilevano i segnali di crescita evidenziati per l’economia: a Milano, Monza Brianza e Lodi gli occupati sono circa 2 milioni, pari al 45% del totale in Lombardia e all’8,6% dei lavoratori in Italia. Le persone in cerca di occupazione sono invece circa 108mila, il 18,2% in meno rispetto al 2021. “L’economia dei nostri territori è in buona salute nonostante le tensioni dovute all’aumento dell’inflazione, al rialzo dei tassi e alla guerra in Ucraina. Nel 2022 c’è stata una crescita del 4,7 per cento, in rallentamento rispetto al 6,6 per cento dell’anno precedente, ma tutti i settori hanno registrato performance positive” ha dichiarato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

“Quest’anno è segnato da maggiore incertezza e da un raffreddamento più evidente dell’economia anche se il numero delle nostre imprese continua a crescere. In particolare sono in aumento le start up innovative che si stanno dimostrando molto resistenti alle crisi e alle tensioni degli ultimi anni. Sul fronte del turismo la 2 grande Milano sta producendo numeri che vanno oltre le previsioni e potrebbero segnare nuovi record preparando al meglio la strada verso le Olimpiadi invernali 2026”.

La dimensione globale della macro area di Milano, Monza Brianza e Lodi

Nella seconda parte, intitolata “Forme dell’attrattività e processi di internazionalizzazione”, il Rapporto si concentra sulla dimensione globale della macro area di Milano, Monza Brianza e Lodi e sui nuovi scenari globali che si stanno delineando. Nel 2022 le importazioni ed esportazioni non hanno ceduto alle pressioni esercitate dalle incertezze e hanno proseguito il loro trend in crescita. La dimensione globale delle tre province ha fatto sì che l’export fosse proiettato a quasi €75 miliardi (+23,1%) e l’import superasse i €110 miliardi (+20,4%). Tale risultato, tuttavia, può essere in parte attribuito al cospicuo incremento dei prezzi dettato dall’inflazione. I dati relativi ai primi 3 mesi del 2023 ci indicano tuttavia che è in atto un primo rallentamento del commercio mondiale. Il ruolo da snodo centrale con l’estero di questi territori si riflette anche nella capacità di Milano di attrarre nuovi talenti internazionali: negli ultimi 5 anni è cresciuto a ritmo costante il numero di giovani laureati provenienti da altri Paesi, superando la quota di quanti hanno percorso il tragitto inverso, per un saldo finale di 1.600 laureati in più di quelli espatriati. Questa mobilità iper-qualificata ha portato all’aumento delle start up innovative a guida giovanile e straniera.

“Dall’internalizzazione e dall’attrazione di investimenti stranieri nascono opportunità di sviluppo per le imprese” ha commentato Elena Vasco, Segretario Generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. “I nostri territori si confermano uno snodo centrale per il commercio con tutto il mondo. Milano in particolare è una vera e propria calamita per le aziende estere che vogliono scommettere sull’Italia, ma anche per i giovani talenti internazionali, che, una volta arrivati in città, decidono di avviare il loro progetto innovativo qua. Camera di commercio, da sempre al fianco dei piccoli e grandi imprenditori delle province di Milano, Monza Brianza e Lodi, lavora ogni giorno per incentivare lo sviluppo del sistema produttivo anche tramite l’internazionalizzazione”.

La pubblicazione con i dati dettagliati è disponibile sul sito della Camera di commercio al link

Visto il forte coinvolgimento dei tre territori nel commercio internazionale, per resistere agli shock legati alla pandemia e alla guerra in Ucraina, le imprese di Milano, Monza Brianza e Lodi hanno da subito introdotto strategie per rendere la filiera produttiva più resiliente. La misura più popolare attuata nel breve termine riguarda l’aumento dei fornitori di materie prime e l’incremento delle scorte di queste ultime. Una percentuale ridotta di aziende ha anche iniziato ad adottare pratiche di reshoring e friendshoring, sostituendo i fornitori con altri ritenuti più affidabili o situati sul territorio italiano o comunque lontani da zone geopoliticamente distanti. Nonostante la propensione verso queste nuove pratiche, tuttavia non si può parlare ancora di una deglobalizzazione.

Lavoro e occupazione

Nel 2022 nella città metropolitana il tasso di occupazione si attesta al 70,1%, grazie ai circa 34mila posti di lavoro in più, e la disoccupazione diminuisce al 5,4%. Complessivamente, nel territorio meneghino, gli occupati sono 1milione e 486mila, in crescita del +2,3%. Nonostante la crescita registrata nell’ultimo anno, nella provincia di Milano non si è ancora tornati ai livelli pre-pandemici. Sono aumentate le donne occupate, ma permane un divario di genere, poiché il tasso di occupazione femminile è inferiore di 11,6 punti percentuali rispetto a quello maschile. Resta elevato il tasso di disoccupazione giovanile (15-34 anni), che raggiunge quota 9,2%, un valore, comunque, inferiore al dato nazionale (14,4%). Crescono gli occupati anche nella provincia di Monza Brianza, che, con 11mila unità in più, registra un tasso di occupazione del 69,7% e una disoccupazione del 4,3%, il tasso più basso tra i tre territori.

L’attrattività di Milano negli ultimi dieci anni

Milano ha sperimentato un incremento significativo della propria base demografica, cresciuta del 9%. Lo scoppio della pandemia ha però invertito questa tendenza, e nel biennio caratterizzato dal Covid Milano ha visto aumentare la quota di residenti in uscita verso l’hinterland di prima e seconda cintura, agevolati in questa scelta anche dalla crescente diffusione della possibilità di lavorare da remoto. Una dinamica che, se confermata, potrebbe portare in futuro ad alcuni squilibri all’interno della popolazione urbana. Milano, tuttavia, continua a risultare attrattiva per il capitale umano qualificato, come dimostra la crescita del numero di giovani laureati provenienti dall’estero che si è mantenuta costante negli ultimi cinque anni. Ciò si riflette sul sistema produttivo, grazie all’aumento delle start up innovative a guida giovanile e straniera e delle start up internazionali che hanno stabilito a Milano una seconda sede. In termini di attrattività turistica, dalla diffusione della pandemia la città si è riscoperta terminale di un turismo di prossimità e domestico, a favore dell’intera area metropolitana, grazie alle nuove tendenze quali l’holiday working e il turismo sostenibile outdoor. Questo volto turistico di Milano porta alla città 6,7 milioni di persone, solo il 10% in meno dei numeri registrati nel 2019