Relazione annuale dell’Unità di Informazione finanziaria sull’antiriciclaggio

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E’ stata presentata la Relazione annuale dell’Unità di Informazione finanziaria, molto importante per avere un quadro aggiornato sul sistema dell’anticiriclaggio.
Quali sono le principali evidenze? Nel 2022 l’Unità ha ricevuto oltre 155.000 segnalazioni di operazioni sospette (SOS), circa l’11 per cento in più dell’anno precedente, gran parte delle quali inoltrate dal sistema bancario e finanziario.

Un importante contributo è giunto dagli operatori non finanziari e dai prestatori di servizi di gioco, mentre l’apporto dei professionisti ha registrato variazioni più contenute. Le comunicazioni trasmesse dalle Pubbliche amministrazioni si sono mantenute su livelli esigui, a testimonianza della loro insufficiente percezione dell’antiriciclaggio come snodo cruciale per rafforzare i presidi di legalità. Il poderoso intervento pubblico nell’economia che caratterizza l’attuale momento storico rende auspicabile un ruolo più attivo e consapevole degli uffici pubblici.

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L’andamento crescente del flusso segnaletico, confermato anche per il primo semestre del 2023 (intorno al 5 per cento su base annua), è da leggersi positivamente nella misura in cui rispecchia una maggiore consapevolezza del ruolo della collaborazione attiva. Negli ultimi tempi tuttavia si è riscontrato un tendenziale decadimento qualitativo delle segnalazioni. Sono frequenti quelle basate esclusivamente su anomalie formali o sulla mera riproposizione di informazioni già poste all’attenzione dell’Unità senza che vengano evidenziati i motivi di sospetto ovvero in assenza di ulteriori elementi di rilievo che ne giustifichino la reiterazione. Non di rado segnalazioni della specie discendono dall’impiego acritico da parte dei soggetti obbligati di strumenti automatici di individuazione delle anomalie, i cui risultati non vengono successivamente sottoposti a valutazioni volte a verificare se le anomalie rilevate possono ingenerare un effettivo sospetto, mettendo a frutto e valorizzando le professionalità acquisite. Il progressivo incremento dell’operatività online e l’utilizzo di reti esterne, con la conseguente rarefazione del rapporto tra i segnalanti e la clientela, hanno ulteriormente favorito questo approccio.

Nel 2022 circa il 30 per cento delle SOS è stato valutato dall’UIF come privo di sufficienti profili di rischio o connotato da deboli elementi a supporto del sospetto
All’interno della UIF sono state introdotte nuove metodologie per la selezione e la classificazione delle segnalazioni. Anche grazie a questi nuovi strumenti si è stati in grado di fronteggiare l’incremento del flusso segnaletico, registrando solo un modesto incremento delle giacenze, peraltro in via di progressiva riduzione. Gli esiti investigativi e i riscontri della DNA confermano l’efficacia dell’attività svolta.

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Nel 2023 la UIF ha pubblicato la revisione integrale degli indicatori di anomalia con l’obiettivo di far confluire in un atto normativo unico e organico le casistiche rilevanti per agevolare tutti i destinatari nella valutazione dei profili di sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.

Sono pervenute, soprattutto dalle Pubbliche amministrazioni, le prime segnalazioni collegate all’attuazione del PNRR. Le SOS hanno spesso evidenziato la presenza di reti di imprese indebitamente beneficiarie di finanziamenti agevolati o per cui si è registrato un utilizzo distorto delle risorse stanziate, frequentemente destinate all’estero e la presenza di professionisti con ruoli di facilitatori. Le fattispecie anomale di matrice fiscale continuano a rappresentare circa un quinto del flusso segnaletico complessivo, con un peso di oltre il 25% delle frodi nelle fatturazioni; significativa è anche la percentuale di segnalazioni relative alle anomale cessioni di crediti di imposta ai sensi del c.d. decreto Rilancio. Oltre il 18% delle SOS ricevute è risultato collegato alla criminalità organizzata. Le SOS riguardanti il finanziamento del terrorismo sono state 342, in diminuzione del 41% rispetto al 2021.

Le comunicazioni oggettive e i dati SARA rilevano una ripresa delle operazioni in contanti. L’uso del contante resta complessivamente su livelli inferiori a quelli pre-pandemia, indicando una possibile modifica strutturale delle abitudini di pagamento. L’analisi strategica della UIF si è concentrata sullo studio di indicatori di opacità delle imprese italiane, sull’individuazione di imprese potenzialmente funzionali agli interessi della criminalità organizzata e sull’approfondimento dei flussi commerciali internazionali, anche al fine di individuare triangolazioni anomale con la Russia. L’attività ispettiva e di controllo cartolare della UIF si è mantenuta sui livelli del 2021.

Con riferimento alle sanzioni internazionali collegate all’attacco militare russo nei confronti dell’Ucraina, la UIF ha raccolto i dati sui depositi di cittadini russi e bielorussi e le comunicazioni sull’esistenza di beni e disponibilità economiche sottoposti a vincoli di congelamento.
Gli scambi informativi con le FIU estere sono risultati sostanzialmente in linea con l’anno precedente, mantenendo un significativo rilievo per gli approfondimenti finanziari delle segnalazioni di operazioni sospette e per la collaborazione a livello nazionale. In ambito europeo, le segnalazioni cross-border ricevute continuano a registrare una crescita elevata, con un aumento di oltre il 200% rispetto al 2021.