Citywire Italia diffonde le prime indiscrezioni sulla riorganizzazione di Ubs-Credit Suisse in Italia
DI FRANCESCO COLAMARTINO Citywire —
Il wealth management di Ubs in Italia manterrà separate le due entità di Ubs e Credit Suisse (e le rispettive reti di private banker) per un periodo transitorio, per poi unificarle sotto la guida di un unico top manager, che presumibilmente sarà il neoeletto Giovanni Ronca (entrato in carica proprio ieri). E’ quanto ricostruito da Citywire Italia sulla base dei primi dettagli che trapelano da fonti vicine al dossier.
Nel periodo transitorio, Paolo Federici manterrà il suo ruolo di responsabile del wealth management di Ubs Italia, riportando a Ronca, così come Gabriele D’Agosta rimarrà ceo di Credit Suisse Italy e responsabile del private banking. Una volta completata l’integrazione, però, i due dovrebbero lasciare il passo al top manager del wealth management unificato.
Per le attività svizzere di Credit Suisse, le tempistiche dell’integrazione sono state pubblicamente dettate da Sergio Ermotti, ceo di Ubs: “Ubs e le attività svizzere di Credit Suisse opereranno separatamente fino alla chiusura legale della loro fusione nel 2024. Il marchio, così come le attività di Credit Suisse, saranno mantenuti fino a quando non avremo completato la migrazione dei clienti al nostro sistema previsto nel 2025. Puntiamo a completare sostanzialmente l’integrazione entro la fine del 2026”.
L’italiano Riccardo Mulone, un veterano della banca, è stato confermato nel suo ruolo, che comprende anche la gestione dell’unità di investment bank. Per quanto riguarda l’asset management in Italia, anche Emanuele Bellingeri (Credit Suisse) e Giovanni Papini (Ubs) dovrebbero mantenere i rispettivi ruoli di responsabili.