La Newco Cronos Vita sta per concludere l’iter di salvataggio di Eurovita, con piccoli imprevisti

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La Newco Cronos Vita realizzata per poter portare a termine il piano di salvataggio ha come unica priorità la tutela di assicurati e risparmiatori. Però qualcosa sta scricchiolando se diversamente dagli accordi iniziali Allianz intende limitarsi al 10% delle quote anziché al 20% che avrebbe dovuto caratterizzare la partecipazione di ciascuna delle cinque compagnie coinvolte. Una prima interpretazione del quotidiano Il Sole 24 Ore, in effetti la deduzione più logica, è che gli altri quattro soci si divideranno il 10% residuo: ma per ora non c’è alcuna dichiarazione ufficiale.  Generali, Unipol, Poste Vita e Intesa Vita saliranno al 22,5% ciascuna, se si procederà in questo senso. Un’altra teoria sostiene che sarebbe il momento di far intervenire altre compagnie straniere come Axa o Cnp oppure piccole banche interessate a partecipare all’avventura, che non si profila così pericolosa come sembrava all’inizio.

Nell’immagine il dio della mitologia greca Cronos, padre di Zeus

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Le associazioni dei consumatori si chiedono se davvero stavolta sarà rispettata la data del 31 ottobre, a cui manca solo un mese e mezzo, per lo sblocco dei riscatti delle polizze.

Il board della NewCo che vede come Direttore Generale l’ex commissario Alessandro Santoliquido è così composto: presidente Giancarlo Fancel, amministratore delegato Generali; vicepresidente Matteo Laterza, ad UnipolSai; Andrea Novelli, ad Poste Vita; Giacomo Campora, ad Allianz Italia; Nicola Fioravanti, ad Intesa Vita e presidente di Intesa Sanpaolo Assicura.

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Secondo il Il Sole 24 Ore Radiocor Plus si punta a chiudere in settimana: il prossimo passaggio sarà la firma degli accordi vincolanti necessari per procedere al riassetto. Una volta siglati gli accordi vincolanti, tra i vari passaggi previsti ci sono l’autorizzazione di Ivass a Cronos Vita a operare come compagnia assicurativa, la messa in liquidazione coatta amministrativa di Eurovita, e il via libera a trasferire il compendio aziendale rappresentato dalle polizze della compagnia. Solo in quel momento potrà avvenire il closing vero e proprio del salvataggio, presumibilmente a fine ottobre. Poi, nel medio periodo, si prevede nel giro di due anni, la strada che si intende seguire è quella dello split del compendio trasferito in Eurovita con relativa assegnazione di distinti rami d’azienda ai vari soci.