Vertice regionale tra Cina, Giappone e Corea del Sud. La Regional Comprehensive Economic Partnership

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Nel primo incontro trilaterale dal 2019, i tre Paesi hanno cercato un terreno comune negli scambi commerciali e culturali, aggirando però alcune questioni spinose sul tema della sicurezza.

Cina, Giappone e Corea del Sud hanno discusso dei rapporti commerciali e della denuclearizzazione della penisola coreana con l’intento di avviare una “cooperazione orientata al futuro”. Il premier cinese Li Qiang lo ha definito un “nuovo inizio” nell’ambito della Regional Comprehensive Economic Partnership.

Regional Comprehensive Economic Partnership

La Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP) è un accordo commerciale regionale tra i paesi dell’Asia-Pacifico, concepito per promuovere il libero scambio e la cooperazione economica tra i partecipanti. Firmato il 15 novembre 2020, l’accordo include 15 Paesi membri: i 10 stati dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN) – Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar, Filippine, Singapore, Tailandia e Vietnam – più cinque partner con cui l’ASEAN aveva già accordi di libero scambio: Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda.

Obiettivi principali della RCEP

Riduzione delle tariffe doganali e delle barriere non tariffarie, promozione degli investimenti. cooperazione economica e tecnica. Migliorare la cooperazione tra i membri in vari settori economici, compresa la protezione della proprietà intellettuale, la politica della concorrenza, e il commercio elettronico, tramite l’integrazione delle catene di approvvigionamento regionali e permettendo che i materiali provenienti da qualsiasi Paese membro siano considerati come originari del blocco RCEP per ottenere i benefici tariffari.

Importanza della RCEP

La RCEP rappresenta un passo significativo verso l’integrazione economica regionale in Asia-Pacifico, con potenziali benefici per il commercio, gli investimenti e la cooperazione economica, pur con alcuni limiti. Con oltre 2,2 miliardi di persone, la RCEP copre circa il 30% della popolazione mondiale e rappresenta circa il 30% del PIL globale, creando uno dei più grandi blocchi commerciali al mondo. La RCEP è vista come un mezzo per stimolare la ripresa economica regionale fin dai tempi della pandemia di COVID-19, fornendo nuove opportunità commerciali e migliorando la resilienza delle catene di approvvigionamento.

Tuttavia sono presenti notevoli disparità economiche fra i membri della RCEP in termini di sviluppo economico e infrastrutture, il che può creare sfide nell’implementazione uniforme delle norme e dei benefici dell’accordo. Alcuni critici sottolineano che l’accordo non pone sufficiente enfasi sulla protezione dei diritti dei lavoratori e degli standard ambientali, il che potrebbe portare a un “race to the bottom” in questi settori.