Normative ed emissioni: l’Europa al centro del mercato dei Green, Social e Sustainability (GSS) bond
Secondo l’ultimo report appena pubblicato da MainStreet Partners, data provider specializzato in
investimenti ESG, Sostenibili e Impact dal 2008, si è concluso un altro anno significativo per il
mercato dei Green, Social e Sustainability (GSS) bond, in cui sono stati emessi poco meno di 1.000
miliardi di dollari per un volume cumulato che ha superato i 5.500 miliardi di dollari.
Il 2024 è stato un anno particolarmente importante per i Green bond, con emissioni che hanno
raggiunto il secondo miglior risultato trimestrale dalla loro introduzione sul mercato – 561 miliardi di
dollari – e il miglior primo trimestre di sempre, che ha rappresentato il 58% delle emissioni
complessive dell’anno. Parallelamente, i Transition bond hanno vissuto una nuova fase di crescita,
trainata in parte dall’impulso fornito dal governo giapponese.
Il mercato rimane Europa-centrico: circa il 60% del totale dei volumi emessi derivano da soggetti
europei e il 56% da bond denominati in euro. L’Asia, dove ci sono stati progressi rapidi nella
regolamentazione, mantiene una presenza significativa nel mercato dei Social e Sustainability bond.
Il report esamina anche gli effetti delle nuove Guidelines dell’ESMA sui “Paris Aligned Benchmarks
(PAB)” ed i “Climate Transition Benchmarks (CTB)”. Secondo le nuove indicazioni, la gestione di
Green Bond richiede un’analisi di adeguatezza dell’utilizzo dei proventi (e.g., progetti finanziati)
piuttosto che dell’emittente stesso.
Osservando da vicino i progetti finanziati da ciascuno dei 5.000 bond presenti nel database,
MainStreet Partners ha rilevato che questa nuova informativa è decisamente rilevante per i gestori
dei fondi Articolo 9 che, per continuare a mantenere il nome dei fondi legato a terminologia come
“ESG, Sostenibilità, Transizione”, dovrebbero rivedere i loro portafogli, apportando modifiche ai loro
investimenti in Green bond.
Circa il 10% di GSS Bond potrebbe essere escluso a causa della nuova informativa su PAB, mentre
quasi il 20% del volume rischia l’esclusione in base ai criteri più stringenti del CTB.
“Il 2024 ha mostrato una incredibile resilienza del mercato dei GSS Bond” ha dichiarato Pietro Sette,
Research Director di MainStreet Partners. “La continua leadership degli emittenti europei sottolinea
la rilevanza di un contesto regolamentare forte per la crescita del mercato. Nonostante sul fronte
normativo abbiamo osservato solo sviluppi positivi in questo mercato, l’informativa ESMA su PAB e
CTB pongono diversi interrogativi ai gestori di fondi – specialmente a coloro che hanno un approccio
“basato sugli emittenti” piuttosto che sull’utilizzo dei proventi di un Green bond. Le prossime
settimane saranno sicuramente molto interessanti – probabilmente vedremo forti sforzi di
engagement investitore-emittenti su questo fronte”.
Di seguito alcuni dati riepilogativi tratti dal report:
L’ultimo report sulle tendenze di mercato dei GSS bond evidenzia la solidità del mercato nel
corso del 2024, in cui gli emittenti europei e i Green bond hanno ancora una volta dominato
la scena, con fette di mercato rispettivamente del 60% e del 58% sul totale delle emissioni di
GSS bond.
Durante il 2024, per la seconda volta dalla loro introduzione, le emissioni annuali di GSS
bond hanno sfiorato i 1.000 miliardi di dollari, registrando un aumento dell’8% sull’anno
precedente (~910 miliardi di dollari). I Green bond hanno visto il loro miglior primo trimestre
di sempre.
Una nuova analisi sui progetti finanziati dai GSS bond all’interno dell’universo esaminato da
MainStreet Partners ha evidenziato che oltre il 10% e poco meno del 20% dei GSS bond
sarebbero a rischio di esclusione secondo i nuovi approcci regolamentari PAB e CTB. Questo
pone una sfida ai gestori di fondi, a cui viene richiesto di avere a disposizione i dati per
rispondere alle normative, prima della loro deadline.