Le dinamiche della rc auto. A parità di variabili di pricing, le imprese hanno applicato aumenti differenziati
Le dinamiche della rc auto
Di Roberto Carli —
Nel periodo 2014-2021 il premio medio della garanzia r.c. auto si è ridotto del 25,3% in termini nominali e del 29,7% in termini reali. Lo sottolinea un interessante Quaderno di ricerca dell’Ivass in cui si evidenzia come da fine 2022 il mercato r.c. auto italiano è stato caratterizzato da un aumento dei premi medi, sia pure inferiori ad altri paesi europei.
A parità di altre variabili di pricing, gli aumenti rispetto a gennaio 2021 sono stati maggiori nelle province del Nord e del Centro Italia (+14,1% e +15,5% rispettivamente) rispetto al Sud (+11,1%); l’incremento dei premi per gli assicurati con età inferiore a 25 anni è stato di circa di 11 punti percentuali superiore agli assicurati con età superiore a 60 anni.
Il confronto tra l’andamento dei premi effettivi con quello depurato dall’effetto delle variabili di pricing tra le quali la guida esperta, la presenza di black-box e altre caratteristiche del singolo assicurato e dei veicoli, suggerisce che la variazione delle variabili che misurano il rischio individuale ha contribuito a mitigare l’aumento dei premi innescato dalle aspettative sull’inflazione.
L’andamento degli indici inflattivi rappresenta in ogni caso un fattore rilevante alla base degli aumenti dei prezzi r.c. auto, e si manifesta con un lag temporale di circa nove mesi, per le caratteristiche del mercato e i tempi di rinnovo delle polizze.
Tra gli altri fattori, le aspettative legate all’aggiornamento nel 2024 delle tabelle di Milano per il risarcimento del danno non patrimoniale possono aver contribuito a rafforzare la dinamica degli aumenti.
I dati di bilancio relativi alla redditività (negativa nel 2022 e 2023) suggeriscono che gli aumenti di premio sono coerenti con la ricerca di un equilibrio tariffario in presenza di costi crescenti dei sinistri.
Quali sono le conclusioni? Le analisi dei premi r.c. auto nel periodo 2021-2024 suggeriscono che gli aumenti, pur inferiori rispetto ad altri paesi europei, sono stati eterogenei in funzione delle caratteristiche degli assicurati (età, provincia di residenza, classe di bonus-malus) e della presenza o meno di garanzie accessorie.
A parità di variabili di pricing, le imprese hanno inoltre applicato aumenti differenziati. Si rileva una risposta dei premi r.c. auto ritardata di circa 6-9 mesi rispetto all’andamento dell’indice dei prezzi al consumo e una relazione tra gli aumenti del 2024 e l’aggiornamento delle tabelle di Milano legate al danno alle persone.