Rafforzata la cooperazione nell’Alto Adriatico per la tutela delle risorse idriche. Il “Memorandum di Trieste”
Il “Memorandum di Trieste per la sostenibilità, l’energia e l’ambiente” aggiunge la collaborazione fra le regioni dell’Alto Adriatico e dell’Europa Centrale come obiettivo ulteriore.
È stato firmato a Venezia un nuovo documento tecnico che si aggiunge al “Memorandum di Trieste per la sostenibilità, l’energia e l’ambiente”, con l’obiettivo di potenziare la collaborazione tra le Regioni dell’Alto Adriatico e dell’Europa Centrale nella gestione sostenibile delle risorse idriche. Il documento è stato siglato durante il terzo incontro degli Stati Generali per lo sviluppo sostenibile dell’Alto Adriatico e dell’Europa Centrale, evento organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in qualità di capofila. Tra le principali azioni previste, figurano la creazione di un gruppo permanente di esperti per la qualità delle acque superficiali e sotterranee, l’elaborazione di un quadro condiviso per le competenze e i ruoli degli enti responsabili della gestione dei distretti idrografici e l’individuazione delle problematiche comuni, con particolare attenzione alle attività di monitoraggio delle risorse idriche.
Il “Memorandum di Trieste per la sostenibilità, l’energia e l’ambiente”
Si tratta di un accordo intergovernativo che mirava a promuovere la cooperazione e lo sviluppo sostenibile nell’area dell’Alto Adriatico e dell’Europa Centrale, con un focus particolare sulla gestione delle risorse naturali, inclusa l’acqua, l’energia e la tutela ambientale. Il Memorandum, firmato da diverse Regioni e Stati coinvolti, è un accordo transfrontaliero presentato il 22 marzo 2023 a Trieste: stabilisce una serie di principi e azioni per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici, alla sostenibilità economica e alla protezione degli ecosistemi. Tra gli obiettivi principali, c’è quello di favorire la collaborazione tra le istituzioni locali e internazionali per sviluppare politiche comuni e strategie di adattamento che possano rispondere in modo efficace alle esigenze ambientali e sociali della regione, sostenendo allo stesso tempo l’innovazione e la crescita economica responsabile. Questo memorandum si ispira all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e al Green Deal europeo. L’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, ha sottolineato l’importanza di queste collaborazioni per affrontare le sfide ambientali che non conoscono confini amministrativi, promuovendo una cooperazione internazionale più efficiente.
L’Alto Adriatico: un mosaico di ecosistemi
La situazione delle risorse idriche nell’Alto Adriatico è particolarmente complessa, poiché la regione è caratterizzata da una grande varietà di ecosistemi acquatici e una crescente pressione dovuta a fattori come l’inquinamento, il cambiamento climatico e l’urbanizzazione. Le risorse idriche, sia superficiali che sotterranee, sono fondamentali per la vita quotidiana delle popolazioni locali e per le attività economiche, come l’agricoltura e l’industria, ma sono anche vulnerabili a fenomeni di siccità e inquinamento. In particolare, la qualità delle acque è minacciata da attività industriali e agricole che rilasciano sostanze inquinanti nei corsi d’acqua, compromettendo la salute degli ecosistemi acquatici e l’accesso all’acqua potabile. Inoltre, il cambiamento climatico sta provocando alterazioni nei modelli di precipitazione, con periodi di siccità più frequenti e intensi, che mettono a dura prova la disponibilità di acqua. Per queste ragioni, è essenziale un approccio integrato alla gestione delle risorse idriche che coinvolga tutte le parti interessate e favorisca la collaborazione tra le diverse Regioni dell’Alto Adriatico per garantire una gestione sostenibile e a lungo termine delle acque nella zona.