Un fondo per coniugare crescita e bassa volatilità

di Fidelity Worldwide Investments -

Il FF Global Dividend Fund consente di cogliere le opportunità offerte dai mercati azionari contenendo il livello di rischio, grazie a una strategia che punta sugli “aristocratici dei dividendi”

I mercati azionari globali possono offrire molte opportunità in questo momento. Crediamo però che l’aumento della volatilità registrato nei mesi scorsi non sia un fenomeno passeggero e per questa ragione può essere difficile identificare soluzioni adatte a beneficiare della crescita dei mercati, ma che al contempo non espongano gli investitori a livelli eccessivi di volatilità.

Le società che offrono in maniera continuativa dividendi in costante crescita sono tipicamente aziende di grande qualità, con modelli di business vincenti e flussi di cassa positivi. È però importante saper scegliere queste società. Guardando alla storia si può osservare che i cosiddetti “aristocratici dei dividendi”, cioè le aziende che erogano continuativamente dividendi in crescita tendono a sovraperformare il mercato, mantenendo livelli di volatilità inferiori.

                                                    Fonte: Citigroup a Giugno 2014 in USD. L’universo è diviso in dividendi “aristocratici”
                                                    che sono le imprese che sono state in grado di crescere i propri dividendi per 10 anni.
                                                   Questo viene confrontato con l’universo più ampio MSCI AC World, dove vengono
                                                   calcolate le stesse cifre.

Per beneficiare con successo di questo trend è però necessario saper riconoscere le aziende che saranno in grado di sostenere dividendi in crescita, e per fare ciò il gestore analizza in profondità i titoli più interessanti, selezionando le aziende che grazie a modelli di business sani e flussi di cassa stabili hanno il potenziale per erogare dividendi non solo elevati, ma anche in crescita e sostenibili nel tempo.

Offrire una soluzione adatta a generare crescita, difendendo al contempo il capitale, e cioè limitando le perdite potenziali, è l’obiettivo di FF Global Dividend Fund, un fondo focalizzato su aziende selezionate a livello globale per la loro capacità di erogare dividendi elevati e sostenibilmente in crescita.
Lo stile di gestione è molto focalizzato sulla gestione del rischio, inteso come possibilità di subire perdite. La preservazione del capitale è infatti al centro della strategia del FF Global Dividend Fund e i risultati ottenuti anche durante le fasi di maggiore volatilità registrate nei mesi passati ne confermano l’efficacia.

Dal suo lancio, nel 2012, FF Global Dividend Fund non ha solo superato l’indice, ma ha saputo battere tutti i fondi della categoria. Il fondo ha inoltre difeso meglio di qualunque altro fondo della categoria, registrando il minor drawdown (cioè il minor ribasso massimo) e mantenendo una volatilità inferiore sia rispetto all’indice che alla media del settore (fonte FIL su dati Morningstar al 31.08.15).

Il fondo è disponibile anche nella classe a distribuzione mensile dei proventi, per un valore target pari a circa il 3% annuo.

Il gestore Daniel Roberts commenta l’attuale contesto di mercato e il posizionamento del fondo.

Che cosa pensa del mercato dopo la recente correzione?
Il rally registrato sul mercato azionario globale negli ultimi quattro anni è stato trainato da un’espansione dei multipli. La strategia di FF Global Dividend Fund è fortemente incentrata sulle valutazioni e si basa su una rigida disciplina; l’espansione dei multipli, quindi, ci aveva indotti a essere molto prudenti. Dopo il calo del 10-15% del MSCI AC World dai massimi di maggio 2015, alcuni titoli cominciano ad apparire interessanti e i multipli sono tornati alle rispettive medie di lungo termine.

Se i multipli sono più in linea con le medie a lungo termine, dove è possibile trovare valore?
Il fondo è attualmente sottopesato, in termini di esposizione diretta, ai mercati emergenti, ma vi sono alcuni titoli selezionati che attualmente sto valutando come possibili investimenti, alla luce delle loro valutazioni e prospettive future. Inoltre vi sono anche dei titoli sui mercati sviluppati che nelle ultime fasi dell’ondata di vendite mi hanno consentito di incrementare alcune delle posizioni a maggior convinzione, a valutazioni molto interessanti.

Nutre dei timori in merito ai suoi titoli, alla luce della relativa esposizione economica ai mercati emergenti?
L’esposizione economica del fondo ai mercati emergenti, cioè includendo quella indiretta, si attesta al 20% circa del portafoglio. Molti dei problemi dei mercati emergenti hanno a che fare con l’aspetto dell’economia legato agli investimenti, ma gran parte dell’esposizione del fondo è in società orientate esposte ai consumatori, ad esempio i segmenti dei beni di consumo di base e farmaceutico, dei mercati emergenti. Queste società tendono ad avere un elevato controllo sui prezzi, con volumi di vendita stabili. Non siamo invece esposti a settori quali quello del lusso.

L’impatto più importante della volatilità recentemente registrata deriva da movimenti valutari; di conseguenza, laddove i ricavi vengono convertiti in euro o in dollari, vi sono stati declassamenti piuttosto significativi. L’effetto sulle valutazioni si è quindi verificato prevalentemente attraverso l’esposizione valutaria e non a causa di cambiamenti nei fondamentali delle società esposte agli emergenti.