Bond Grecia, banca condannata a risarcire due risparmiatori

di Rosaria Barrile -

Alla base della decisione del Tribunale di Reggio Emilia, l’uso di un contratto troppo vecchio rispetto alle normative in materia di investimenti e la mancanza delle clausole di recesso

Il Tribunale di Reggio Emilia, con una sentenza emessa nel mese di maggio, ha condannato Banca Fideuram a rimborsare un investimento di 140 mila euro più gli interessi a una coppia di coniugi che avevano investito in bond greci. Alla base della decisione del giudice un contratto obsoleto e la mancanza delle clausole di recesso che hanno determinato la nullità degli acquisti.

Nel corso del 2010, quando era già nota agli operatori del mercato la grave crisi finanziaria in cui versava la Grecia, due coniugi, residenti a Reggio Emilia, avevano acquistato, tramite un promotore finanziario della banca, circa 140 mila euro di obbligazioni greche, nella convinzione che si trattasse di un investimento sicuro perché effettuato in un paese dell’Eurozona. Poco dopo, con l’aggravarsi della situazione economica della Grecia, anche i titoli iniziarono a perdere rapidamente il loro valore iniziale. A seguito dell’Offerta pubblica di scambio disposta dalla Grecia il 24 febbraio 2012, tali obbligazioni furono poi convertite in obbligazioni di nuova emissione, con valore corrispondente a circa un quarto di quell’acquisto.

A quel punto i due risparmiatori, dopo aver chiesto il rimborso dei titoli alla banca, decidono di ricorrere all’assistenza legale della Confconsumatori di Reggio Emilia per recuperare le somme investite.

Senza entrare nel merito della questione relativa alla rischiosità o meno dei titoli in questione nel momento in cui erano stati venduti come sicuri, il giudice del Tribunale di Reggio Emilia ha condannato la banca alla restituzione delle somme investite dai risparmiatori, in quanto ha ritenuto nulli i contratti di acquisto dei bond greci.

Alla base di tale decisione l’uso di un contratto obsoleto e la mancata indicazione della clausola di recesso, come spiega l’avvocato Giuseppe Giulio Luciani, che ha difeso in giudizio i due associati di Confconsumatori Reggio Emilia: “Si trattava di contratti di investimento obsoleti: il contratto quadro sugli investimenti finanziari, vale a dire il contratto che regola tutti rapporti di investimento tra intermediario e cliente, era stato sottoscritto con riferimento alla L. 1/91 e non era mai stato rinnovato, dunque risultava sprovvisto delle clausole previste dalla normativa successiva a tutela dell’investitore. Inoltre i singoli ordini di acquisto delle obbligazioni Grecia risultavano sprovvisti della clausola di recesso, la cui mancanza è sanzionata con la nullità dal Testo unico finanziario. Di conseguenza il Tribunale di Reggio Emilia ha condannato la Banca alla restituzione delle somme investite, oltre agli interessi maturati dalla data dell’acquisto”.