Un investimento “sostenibile”

La responsabilità sociale e ambientale delle imprese sta diventando un criterio sempre più importante nella selezione di portafoglio. Ed è possibile orientare le proprie scelte in base ad essa, senza rinunciare alla redditività

Cresce il peso della sostenibilità
L’importanza della sostenibilità e della responsabilità sociale delle imprese sta crescendo. Le aziende che si rifiutano di adottare una gestione orientata alla sostenibilità perdono sempre più appetibilità sui mercati dei capitali. Temi quali l’integrità imprenditoriale e la tutela dell’ambiente non appartengono più solo al settore non profit, ma sono diventati fattori decisivi per la competitività.

Le società d’investimento e le società di gestione tengono sempre più spesso conto nelle loro analisi di criteri legati all’ambiente, al sociale e alla corporate governance. I fattori Esg – environment, social, governance sono sempre più di uso comune.

La crisi finanziaria e le diverse catastrofi ambientali degli ultimi anni hanno contribuito a sensibilizzare investitori e aziende. Eventi come l’esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nel Golfo del Messico hanno mostrato quali siano i pericoli e i costi cui si va incontro quando non si tengono in debita considerazione i rischi legati all’ambiente e alla sicurezza.

Fattori come la forte crescita della popolazione, i progressivi mutamenti climatici e il pericolo che le risorse vadano esaurendosi hanno contribuito all’affermarsi della consapevolezza che le basi esistenziali delle future generazioni saranno assicurate solo se al progresso economico si accompagneranno giustizia sociale e tutela dell’ambiente.

Anche per queste ragioni, gli investitori sono sempre più rivolti agli investimenti sostenibili, e puntano a investire in armonia con i loro valori personali e la loro impostazione etica.

Ciò non deve tuttavia andare a scapito dei possibili rendimenti. Le serie storiche dimostrano che gli investimenti sostenibili consentono di ottenere rendimenti simili a quelli delle strategie d’investimento tradizionali. Il socially responsible investing (Sri) gode pertanto di crescente favore, come dimostra la crescita delle masse investite in prodotti sostenibili, arrivate, su scala mondiale, a circa 8 mila miliardi di euro.

Investire responsabilmente
Per gli investitori, privati o istituzionali, è spesso difficile poter costruire da sé un portafoglio di azioni di società che operano secondo criteri di sostenibilità, monitorarlo costantemente e, ove necessario, modificarlo. Una soluzione efficace può essere pertanto quella di investire in indici “socially responsible”.

Ubs Global Asset Management propone una gamma di quattro Etf “Sri”, che offrono un accesso facile e flessibile ai principali mercati azionari mondiali garantendo al contempo un buon profilo di sostenibilità: uno globale (Ubs Etf Msci World socially responsible), e tre regionali, specializzati rispettivamente nelle aree Europa (Ubs Etf Msci Emu socially responsible), Stati uniti (Ubs Etf Msci Usa socially responsible), e Pacifico (Ubs Etf Msci Pacific socially responsible). A questi si aggiunge un quinto Etf “Sri” specializzato nelle obbligazioni societarie Usa (Ubs Etf Barclays Msci Us Liquid Corp. Sustainable).

Gli Ubs Etf socially responsible replicano gli indici Msci Sri, che hanno avuto storicamente un’elevata correlazione ai corrispondenti indici azionari standard. Msci è uno dei principali index provider su scala mondiale e può contare su un team di ricerca composto da oltre 70 analisti sulle tematiche legate alla sostenibilità.

Si tratta di Etf a replica fisica, basati cioè sull’investimento diretto ed effettivo nei titoli che compongono l’indice, rispettandone la ponderazione. La decisione se includere o meno una società nell’indice spetta all’index provider, che conduce anche il processo di screening per determinarne la sostenibilità. Le società comprese nell’indice sono sottoposte a monitoraggio continuo da parte degli analisti Esg di Msci.

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