Axa spegne le sigarette

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La compagnia francese disinvestirà 1,8 miliardi di euro dal settore del tabacco

Per la prima volta al mondo una compagnia di assicurazione sceglie di disinvestire totalmente dall’industria del tabacco. Lo ha annunciato il nuovo presidente e Ad di Axa Thomas Buberl, da circa due mesi alla guida della compagnia francese.

E per farlo ha scelto una sede più che simbolica: la riunione annuale dell’Uicc, Union for International Cancer Control, a Ginevra. Una compagnia di assicurazione, ha spiegato Buberl, non può continuare a finanziare un’industria che è responsabile, ogni anno, di 6 milioni di morti nel mondo.

Ma la cifra che Axa si appresta a disinvestire non è affatto simbolica: 200 milioni in azioni di aziende del settore. E gradualmente abbandonerà anche le obbligazioni in portafoglio, per altri 1,6 miliardi. Per un totale di 1,8 miliardi.

“Siamo convinti del ruolo positivo che un assicuratore può avere nella società”, ha spiegato il patron di Axa. “Quando si tratta di temi legati alla salute, abbiamo il dovere di mettere l’accento sulla prevenzione, per proteggere i nostri clienti”. Di qui la decisione di disinvestire dall’industria del tabacco, sostenendo i governi che in tutto il mondo lottano contro il tabagismo e le sue conseguenze.

Le stime rese note dalla stessa Axa parlano di un miliardo di persone uccise dal tabacco nel corso del 21° secolo, con un costo, per la società, di oltre 2 miliardi di euro all’anno, più di quanto costino alcolismo e obesità insieme.