Banche: in arrivo Atlante bis?

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Secondo indiscrezioni, il governo starebbe progettando un nuovo fondo incaricato di intervenire nei prossimi aumenti di capitale e nel mercato dei crediti in sofferenza

Il governo italiano sta lavorando per mettere a punto un nuovo “scudo” a difesa del sistema bancario, reso ancora più fragile dagli effetti della Brexit.

Sulla forma che prenderà questo “Atlante bis” però sono ancora molte le incertezze. Secondo le indiscrezioni, si tratterebbe di un fondo che, come il suo predecessore varato lo scorso aprile http://www.lamiafinanza.it/news/1013-sotto-la-lente/41270-un-atlante-per-le-banche-in-difficolta, avrebbe il compito di intervenire negli aumenti di capitale, nei casi in cui il ricorso ai mercati non fosse sufficiente. I nomi che vengono citati in proposito sono quelli di Mps e Carige, ma anche di Unicredit.

Ma il nuovo fondo potrebbe concentrarsi maggiormente sul fronte dei non performing loan, i crediti in sofferenza che appesantiscono i bilanci delle banche.

Atlante 1 ha investito il 59% della propria dotazione (2,5 miliardi su 4,3 miliardi) nelle operazioni sul capitale di Popolare Vicenza e Veneto Banca.

L’alternativa ad Atlante 2 sarebbe quella di incrementare le risorse a disposizione di Atlante 1, magari ricorrendo all’intervento delle casse previdenziali. Nelle scorse settimane, già prima della Brexit, il Governo aveva avviato una campagna di persuasione in questo senso sulle casse dei professionisti. Che peraltro hanno risposto con una notevole freddezza.

Non è ancora chiaro se l’operazione debba essere discussa con la Commissione europea per valutare se si tratti di un aiuto di Stato: in teoria dovrebbe essere così, ma è previsto che in circostanze eccezionali (e la Brexit lo è indubbiamente) la procedura possa essere aggirata.