Piazza Affari peggiora. Di nuovo a picco le banche

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A metà seduta l’indice Ftse Mib cede il 2%. Pesanti Mps, Unicredit, Mediobanca e Intesa. Giù anche Yoox

Dopo un timido tentativo di rialzo in avvia di seduta, la borsa milanese ha preso decisamente la via del ribasso, trainata dai bancari. Alle 13 il principale indice di piazza Affari perde il 2,2%. Nel paniere, i ribassi più consistenti sono anche oggi del comparto bancario, con Mps, Unicredit, Intesa e Ubi che sfiorano o superano ribassi del 10%. Secondo indiscrezioni di stampa, il governo Renzi starebbe negoziando con la Commissione Ue un intervento da 40 miliardi per stabilizzare il sistema bancario: l’agenzia Bloomberg parla di un prestito su pegno, mentre altre fonti non escudono l’ingresso dello Stato nel capitale degli istituti.

Nel paniere principale di Milano pesanti perdite anche per Yoox – Net a porter, che sconta l’esposizione al mercato britannico. Mantengono il segno più Recordati, Campari, Terna, Eni ed Enel.

Male anche gli altri listini europei, con cali compresi tra l’1,5% e il 2%. Negativa anche Madrid dopo il voto di ieri che ha visto la vittoria del Pp, senza attribuigli tuttavia una maggioranza in parlamento. 

Sul fronte delle valute, la sterlina ha aggiornato i minimi segnati venerdì scorso contro il dollaro e l’euro: il cambio con la valuta unica europea è sceso a 83 pence, il livello più basso da aprile 2014, mentre contro il biglietto verde è scesa a 1,3222, il valore più basso dal settembre 1985. 

Prosegue la corsa ai beni rifugio: l’oro, già in rialzo dell’8% venerdì, ha iniziato la giornata con un aumento dell’1,5% a 1335,5 dollari l’oncia.

Sul mercato obbligazionario, partenza stabile per lo spread fra i titoli di stato decennali spagnoli e il Bund tedesco. Il voto spagnolo ha registrato una vittoria a sorpresa del Pp, che non conquista però la maggioranza in Parlamento; il Bonos rende 167 punti base in più rispetto al Bund, lo stesso livello della chiusura di venerdì. Quanto ai titoli di stato italiani, lo spread tra Btp e Bund è stabile, da venerdì, a 160 punti base: i Btp rendono l’1,51%, mentre i decennali tedeschi hanno un tasso negativo di circa meno 0,08%.