Riparte il progetto di un fondo pensione pubblico

-

Come un sasso nello stagno l’idea era stata lanciata dal Presidente dell’Inps in occasione della presentazione della Relazione annuale dell’Ente di previdenza obbligatoria.

Se ne torna ora a parlare in vista del prossimo avvio del tavolo di confronto tra Governo e parti sociali sul tema pensioni. E’ il progetto di lanciare , come nuovo soggetto previdenziale, un fondo pensione complementare a matrice pubblica gestito dall’Inps.

Il professore Tridico ha ripreso il tema in occasione di una audizione presso la Commissione parlamentare  sugli Enti gestori in cui ha anche tracciato un consuntivo aggiornato su quota 100.  Partendo da tale profilo ha evidenziato come le pensioni pagate con quota 100 nel 2019 sono state 150 mila sottolineando che tale canale di pensionamento ha indotto a un aumento delle prestazioni ma molto inferiore rispetto a quello preventivato.

Nel 2019 le domande di pensione anticipata presentate dai lavoratori del settore privato sono state del 32,9 per cento in più rispetto al 2018 mentre quelle del settore pubblico sono state circa 300 per cento in più, quindi tre volte in più

L’importo medio mensile delle pensioni legate a Quota 100 è pari a 1.983 euro; si va dai 1.400 euro medi per gli autonomi, ai 2.100 per privati fino ai 2.160 dei pubblici. E’ stato ancora sottolineato come gli uomini rappresentino una percentuale maggiore, in modo consistente, rispetto alle donne.

Il Presidente dell’Inps nel rassicurare poi sulla sostenibilità finanziaria prospettica del nostro sistema previdenziale ha rimarcato come sia prò necessario operare qualche riflessione per eventuali interventi sulla adeguatezza delle prestazioni.

In tale prospettiva si colloca il concept di un nuovo fondo pensione integrativo pubblico gestito dall’Inps, agevolato fiscalmente e con costi estremamente ridotti,  che si affianchi agli attuali fondi pensione .

La mission principale è quella di incrementare la diffusione della previdenza complementare soprattutto nei confronti di categorie al momento poco “incluse” come i giovani e le donne;  attingendo ai recenti dati COVIP a metà del 2019, il numero complessivo di posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari è di 8,922 milioni; al netto delle uscite, la crescita dall’inizio dell’anno è stata di 182.000 unità (2,1 per cento).

A tale numero di posizioni, che include anche quelle relative a coloro che aderiscono contemporaneamente a più forme, corrisponde un totale degli iscritti che può essere stimato in circa 8,120 milioni di individui.

Tra le finalità esplicitate del nuovo fondo pensione vi è poi anche quella investire risorse finanziarie nel nostro Paese dal momento che , viene sottolineato, oggi la previdenza complementare – raccoglie 167 miliardi, , pari al 9,5 per cento del Pil, il 75% viene investito all’estero