La Covip avvia consultazione sulla nuova disciplina dei fondi pensione aperti

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La Commissione di vigilanza sui fondi pensione prosegue nel processo di adeguamento della regolamentazione secondaria alla normativa di recepimento della direttiva Iorp 2.

In questa prospettiva ha avviato una nuova pubblica consultazione , fino al prossimo 30 giugno, sulle nuove istruzioni di vigilanza in materia di fondi pensione aperti che sono state predisposte anche sentite Banca d’Italia e Ivass.

Viene opportunamente ricordato come la nuova normativa introdotta nel nostro Paese ha come obiettivo  quello di assicurare, da un lato, l’assolvimento omogeneo, anche da parte delle società che hanno istituito fondi pensione aperti o che sono subentrati successivamente nella relativa gestione, degli obblighi contemplati dalle previsioni richiamate  e riguardanti buona parte degli obblighi previsti in tema di governance per i fondi pensione negoziali e per quelli preesistenti con soggettività giuridica e, dall’altro, quella di evitare eventuali duplicazioni rispetto agli assetti organizzativi e funzionali esistenti nei rispettivi ambiti, per effetto delle rispettive normative dell’Unione europea ovvero nazionali, primarie e secondarie.

Le nuove istruzioni della Covip definiscono ora  in modo puntuale le modalità di coordinamento della normativa di recepimento di Iorp 2 in tema di governance, con gli ordinamenti di settore delle società, nell’ottica di salvaguardarne per quanto possibile l’applicazione, in caso di eventuale sovrapposizione di discipline.

Sono previsti in primo luogo i requisiti generali in materia di sistema di governo cui debbono uniformarsi anche le società che gestiscono fondi pensione aperti, per quanto attiene alle attività rilevanti ai fini della gestione dei fondi stessi; la esigenza prioritaria, attuale e prospettica, è quella di tutela degli aderenti e dei beneficiari dei fondi stessi e di salvaguardia della piena separazione patrimoniale tra il patrimonio di ciascun fondo pensione aperto e il patrimonio della società e degli altri clienti.

In tale ottica, occorre assicurare l’efficienza e l’efficacia dei processi interni e di quelli esternalizzati, l’idonea individuazione e gestione dei rischi, nonché l’attendibilità e l’integrità dei dati e delle informazioni, anche contabili, inerenti ai profili gestionali dei fondi pensione aperti e lo svolgimento delle attività nel rispetto dei criteri di sana e prudente gestione.

Le società individuano e formalizzano, a tal fine, apposite procedure operative che definiscono in modo chiaro e documentato il riparto delle funzioni e delle responsabilità tra tutti i vari soggetti che sono coinvolti nella operatività dei predetti fondi, evitando sovrapposizioni e favorendo un’efficace e costruttiva dialettica tra gli stessi.

Viene anche introdotto il nuovo  Documento sul sistema di governo societario afferente alla gestione dei fondi pensione aperti, che deve essere redatto da parte della società con cadenza annuale e da pubblicarsi sul sito web della società unitamente al rendiconto dei fondi stessi, in cui viene fornita una rappresentazione strettamente limitata ai profili gestionali che assumono rilievo con riferimento a tali fondi.

Con riferimento alle funzioni fondamentali  la attribuzione dei relativi compiti e l’articolazione avvengono secondo le regole dei rispettivi ordinamenti, ben potendo le stesse essere svolte da soggetti, anche esterni, che tali funzioni già svolgono nell’ambito del complessivo disegno organizzativo delle società stesse. Laddove una o più di tali funzioni non fossero, invece, presenti all’interno delle società, le stesse provvederanno alla relativa attivazione.

Le società forniscono tempestiva informativa alla COVIP in merito ai nominativi incaricati delle suddette funzioni e di ogni successiva variazione. Si prevede ancora per i fondi pensione l’obbligo di dotarsi di un sistema efficace di gestione dei rischi – specificandone gli elementi essenziali e i rischi da considerare – nonché l’obbligo di attivare una funzione di gestione dei rischi.  Vengono ancora descritti i compiti della funzione di revisione interna.

Si fissano ancora i requisiti di onorabilità e professionalità e la politica di remunerazione.

Last but not least si  introduce l’obbligo di effettuare periodicamente una “valutazione interna del rischio” con riferimento a tutti i rischi rilevanti per il fondo pensione, dando evidenza di ciò che deve formare oggetto di valutazione.