Elezioni USA: implicazioni sull’economia e sui mercati finanziari statunitensi

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Quest’anno Joe Biden ha mantenuto un vantaggio stabile nei sondaggi nazionali. Attualmente, secondo la nostra aggregazione di diversi sondaggi, è in vantaggio rispetto al Presidente Trump del 7,6%, in calo rispetto al picco del 10,4% di giugno. Tuttavia, riteniamo che le probabilità siano intorno al 50/50, con un piccolo vantaggio per Biden. Il risultato resta incerto per diversi motivi. In primo luogo, mentre il vantaggio di Biden nei sondaggi nazionali è significativo, il suo vantaggio negli stati in bilico, i cosiddetti “swing states”, è solo del 3,9%, e in molti Stati, il suo vantaggio è al di sotto del margine di errore. Riteniamo che le elezioni saranno determinate da una manciata di “swing states”, tra cui Arizona, Florida, Georgia, Michigan, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Inoltre, l’affluenza alle urne sarà un fattore critico. Prevediamo un’affluenza record, con un elevato numero di voti per posta. Nel complesso, Trump ha un tasso di gradimento netto negativo fra il pubblico pari a -9,6%, secondo la nostra aggregazione di diversi sondaggi. Tuttavia, Trump gode di un tasso di gradimento netto positivo del 4,0% sulla sua gestione dell’economia, il che potrebbe aiutarlo a ottenere un sostegno più popolare se l’economia guadagnasse slancio.

Temi chiave per i candidati: I tre temi principali nella campagna di Trump sono: “law and order”, la Cina e l’idoneità di Biden al ruolo. Biden sta conducendo una campagna sulla politica economica (“Build Back Better”), sulla sanità, sulla giustizia razziale e sulla moralità. Biden sta pianificando un altro pacchetto di stimoli fiscali per affrontare le questioni economiche legate alla pandemia. Inoltre, ha in programma importanti investimenti in infrastrutture e supporta una revisione del Green New Deal. Biden prevede di incentivare l’Obamacare e la riforma dei farmaci da prescrizione. Entrambi i candidati dovranno affrontare la questione di lungo termine delle crescenti disuguaglianze.

Implicazioni per gli investimenti: Il dollaro dovrebbe rimanere debole nel medio termine, a causa del riemergere dei deficit gemelli e del rapporto debito/PIL in aumento, insieme all’impegno di lungo termine da parte della Fed di mantenere i tassi prossimi allo zero. Se le probabilità di una rielezione di Trump dovessero salire, potremmo vedere il dollaro apprezzarsi temporaneamente sulla base dei timori legati alle prospettive di maggiori tensioni commerciali e di una maggior incertezza geopolitica. In ogni caso, prevediamo di registrare volatilità di mercato nel breve termine avvicinandosi alle elezioni. Il rischio maggiore per le dinamiche di mercato nel breve termine è quello di una corsa elettorale incerta. A seconda del vincitore, alcuni settori di mercato potrebbero reagire in modo diverso. I settori delle Big tech, della difesa, dei finanziari e dell’energia da carbone potrebbero registrare performance migliori sotto Trump, mentre i settori delle energie rinnovabili e delle infrastrutture potebbero rivelarsi vincenti sotto Biden. In entrambi gli scenari, riteniamo che gli investimenti ESG guadagneranno sempre più forza a livello globale, con la pressione crescente da parte degli investitori per una maggiore divulgazione delle pratiche ESG, grazie all’accelerazione dei flussi azionari ESG, anche negli Stati Uniti e nonostante la marcia indietro di Trump. In caso di rielezione di Trump, il tema continuerà a guadagnare terreno, sebbene non allo stesso livello nel caso in cui ci fosse una vittoria democratica.

Relazioni internazionali: Le relazioni USA-Cina potrebbero rivelarsi difficili. Oltre alla guerra tecnologica in corso, alla guerra sui mercati dei capitali per le partecipazioni estere e al ‘re-shoring’ della catena di approvvigionamento globale, l’attuale situazione di Hong Kong introduce il rischio di sanzioni statunitensi sulle banche cinesi e di esclusione dal sistema del dollaro. Di conseguenza, l’accordo commerciale di prima fase sembra per il momento sospeso, con poche speranze per un accordo di seconda fase. Gli scontri nel Mar Cinese Meridionale e nello Stretto di Taiwan potrebbero spingere la situazione a un punto di non ritorno. Le relazioni USA-UE sono peggiorate in modo significativo sotto Trump. Un certo miglioramento potrebbe esserci sotto la possibile presidenza di Biden, mentre ulteriori barriere commerciali potrebbero essere adottate in caso di rielezione di Trump.