Fintech District compie tre anni e conferma il suo ruolo di riferimento per il settore

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Fintech District compie tre anni e si conferma un punto di riferimento per l’innovazione dell’industria dei servizi finanziari, una community in cui gli operatori fintech possono collaborare con corporate e operatori finanziari tradizionali per dare vita a progetti di open innovation attraverso sinergie industriali e commerciali, sviluppando nuovi servizi e attraendo investimenti.

L’ecosistema fintech italiano sta crescendo per numero di startup, per tasso di fruizione dei servizi offerti e per capitali raccolti pari a circa 700 milioni dal 2010 (+60% negli ultimi 4 anni) Segnali positivi che rivelano un mercato in fermento, seppur ancora indietro rispetto alla media europea in termini assoluti: in questo contesto la cooperazione fra incumbent e startup può rappresentare un ulteriore stimolo.

A confermare le tendenze in atto, i numeri del Fintech District che ha continuato a crescere, raggiungendo importanti traguardi: sono 34 le fintech che si sono unite alla community solo nell’ultimo anno, per un totale di 158 giovani aziende(erano 32 nel 2017) che hanno riconosciuto il valore dell’approccio collaborativo promosso.

Sono quasi raddoppiati in un anno i corporate member, ora 14 (Amazon Web Services, Axa, Auriga, Banca Sella, Boston Consulting Group, Cerved, Credem, Crif, EY, Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA, IBM, OCS Organizzazione Consulenza Sistemi, UBI Banca, Zurich), mentre sono 8 i nuovi professional member (BonelliErede, Carbonetti Studio Legale, Leyton, Linklaters, NoDoubt, StartupBootcamp, Value 4 You, Wexplore) che hanno aderito al marketplace lanciato da Fintech District lo scorso maggio, in pieno lockdown, mettendo a disposizione dei membri della community la propria professionalità attraverso sessioni consulenziali gratuite.

In un anno segnato dal Covid-19, il Fintech District ha dedicato risorse e iniziative a colmare i gap che ancora impediscono all’ecosistema italiano di esprimere tutte leproprie potenzialità; tra queste la Fintech District Academy, costruita con gli imprenditori della community (con più di 18 ore di contenuto e 20 C-level del Fintech coinvolti), il Fintech Hyper Accelerator che, con l’aiuto di partner  affermati come StartupBootcamp e Digital Magics, ambisce a riportare founder italiani e nuovo talento sul territorio.

Presentato in anteprima anche il Milan Fintech Summit, primo evento internazionale in Italia dedicato al futuro del fintech e pensato per attrarre capitali e talenti sul mercato domestico. Il summit, che si svolgerà in digitale il 10 e 11 dicembre 2020 e con una seconda edizione in presenza il 4 e 5 ottobre 2021, è organizzato con Business International-Fiera Milano Media e con il supporto di Milano&Partners.

Milano conferma il proprio ruolo di aggregatore e promotore della crescita del mercato, con il 45% delle 345 startup fintech italiane che la scelgono come propria sede (di queste, il 46% è parte della community del Fintech District) Ciò è dovuto, oltre che al suo tessuto sociale ed economico, anche alle iniziative di sistema che vi si concentrano in quanto capitale finanziaria italiana.

Per celebrare ulteriormente l’occasione del suo terzo compleanno, Fintech District ha deciso di regalare a Milano un murale appena completato, in zona Garibaldi, come tributo che simboleggi il legame tra il fintech e la sua città d’adozione.

Alessandro Longoni, Head of Fintech District, commenta: “In un anno difficile su scala globale, segnato dal Covid-19, siamo orgogliosi di aver, non solo consolidato il numero di membri fintech, ma anche accresciuto quello di corporate member, implementando sinergie e collaborazioni anche con il supporto di professionisti che abbracciano la nostra visione. La presentazione del report “The Italian Fintech Wave” rivolto a investitori internazionali, il lancio della nostra Academy per formare giovani e professionisti, il Fintech Hyper –Accelerator, con partner come Startupbootcamp e Digital Magics, e, infine, il Milan Fintech Summit come evento di riferimento per il mercato in collaborazione con la città di Milano, confermano la capacità del team di guardare oltre e di cogliere nuove sfide, lavorando in una direzione di crescita per la nostra community e la città nel 2020 e negli anni a venire”.

Paolo Zaccardi, CEO di Fabrick, il primo attore nato in Italia con l’obiettivo di favorire l’open banking, cui fa capo il Fintech District, aggiunge: “L’ecosistema fintech italiano ha mostrato, in una fase di emergenza, importanti segnali di resilienza, riuscendo a cogliere le sfide che le nuove opportunità legate alla crescente digitalizzazione delle imprese e ai cambiamenti nel comportamento dei consumatori hanno imposto. La collaborazione tra fintech e incumbent può dare ulteriore impulso al mercato domestico, rappresentando un’opportunità strategica per sviluppare nuovi modelli di business e portando reciproco vantaggio ad entrambe le parti. In questa relazione risiede il cuore del cambiamento culturale che promuoviamo da quando siamo sul mercato con il nostro lavoro come Fabrick e con il progetto di Fintech District: la validità è testimoniata dalle tante collaborazioni che stanno nascendo all’interno della Community e dall’accordo che abbiamo siglato solo pochi giorni fa con illimity per lo sviluppo di HYPE. L’ecosistema creato da Fabrick e Fintech District mira a promuovere dialogo e contaminazione; attraverso il Milan Fintech Summit porteremo il dibattito a livello internazionale e accenderemo i riflettori sul fintech italiano e su Milano quale punto di riferimento per il settore”.