Relatech, la risposta alla digitalizzazione degli asset aziendali

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La strategia di crescita di Relatech, Digital Enabler Solution Knowledge (D.E.S.K.) Company, ha pagato e, nei dati appena comunicati del terzo trimestre al 30/09/2020, testimonia un percorso di successo che viene da lontano. E che non si snatura neanche sulla scia di un contesto di mercato singolarissimo nelle sue stesse dinamiche – per non dire avverso da alcuni punti di vista. “Alla base della nostra traiettoria di crescita – spiega il Presidente del Consiglio di Amministrazione della società Pasquale Lambardi – vi è il giusto mix tra crescita per linee interne e per linee esterne che riesce a mettere insieme quella che noi siamo soliti definire come la 3M Strategy, vale a dire Management (indicando la crescita e il rafforzamento della Governance con l’introduzione di nuove figure manageriali) , Margin (facendo implicitamente riferimento al ritmo di crescita del business) e Merge (con un chiarissimo riferimento alla crescita per linee esterne anche attraverso operazioni di M&A)”. E continua: “nonostante un mercato avverso abbiamo continuato a fare acquisizioni”.

Esempi pratici di recenti novità? “Abbiamo recentemente rilasciato una nuova soluzione verticale ReFab4.0, soluzione di predictive maintenance di sistemi e processi aziendali per il settore Indutry4.0; una vera e propria verticalizzazione della nostra piattaforma digitale cloud-based RePlatform” sottolinea Lambardi.

Nello specifico ReFab4.0, grazie all’utilizzo di strumenti IoT consente di monitorare in real-time i parametri di funzionamento di macchinari e processi di produzione e di elaborare analisi evolute basate su algoritmi di Machine Learning per prevenire possibili malfunzionamenti. Inoltre, grazie all’utilizzo di strumenti di Realtà Aumentata, la soluzione è in grado di creare un Digital Twin (Gemello Digitale) dei macchinari e sviluppare procedure multimediali guidate a supporto degli interventi di manutenzione.

Tuttavia, nonostante la generale flessione delle attività commerciali registrata a livello globale sulla scia della pandemia e di tutto quanto vi ruoti attorno, ci chiediamo quanto in realtà un settore come quello in cui si muove Relatech abbia realmente subito un impatto negativo. E, con alcune osservazioni di base, ci rendiamo conto che, in fin dei conti, forse si tratta di un evento la cui portata è stata in grado anche di generare qualche conseguenza positiva. Spieghiamoci, anzi, facciamolo con le parole di Silvio Cosoleto Consigliere e Sales and Operation Director di Relatech che parte da un dato molto rilevante: “In Italia, nel contesto pre-Covid, solo il 20% delle imprese aveva iniziato il processo di digitalizzazione dei propri asset”. Ciò cosa significa: significa essenzialmente che “la nostra base di clienti è stata in una certa qualche misura portata ad innovare i propri asset aziendali facendo passi in avanti consistenti in materia”. Possiamo quindi anche riconoscere come la pandemia abbia di fatto portato all’adozione da parte di molte imprese delle moderne tecnologie di frontiera, le cosiddette Digital Enablers. Nei fatti, come si legge nello studio dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, il mercato del Cloud in Italia vale 3,34 miliardi di euro, in crescita del 21% rispetto allo scorso anno: una testimonianza in più di come investire in digitalizzazione sia la giusta strada per eccellere sul mercato.

Relatech offre da questo punto di vista la propria piattaforma digitale e Cloud based RePlatform, che ha un ruolo chiave nel supportare i clienti nel processo di Innovazione Digitale ed evoluzione dei propri asset aziendali e modello di business anche grazie alle recenti acquisizioni di Mediatech e Xonne. Aggiunge Cosoleto: “A tal riguardo, infatti, abbiamo contrattualizzato nuovi progetti attraverso strategie di up-selling con clienti on-board e avviato nuove collaborazioni con top player di mercato anche a livello internazionale, allargando la customer base interna dell’11% e raggiungendo una quota di ricavi ricorrenti pari al 29% dei ricavi”.

In generale, l’eterogeneità che emerge in maniera evidente da un’analisi qualitativa della base clienti trova una conferma nella diversificazione su base settoriale. Del resto, la diversificazione è un differenziante e obiettivo prioritario di Relatech, la cui presenza è particolarmente evidente in settori quali pharma (da cui deriva il 43% del fatturato), retail, finance e assurance. Una diversificazione che, spiega Cosoleto: “è cresciuta anche durante la pandemia, in cui abbiamo acquisito nuovi clienti nel segmento della logistica, un settore questo di tipo tradizionale per sua stessa natura, ma che ha colto pienamente la necessità di progredire nel suo cammino di digitalizzazione dei propri processi produttivi”.

Una necessità sempre più spesso condivisa in molteplici settori. Recentissimo, ad esempio, l’accordo con ELES S.p.A., PMI innovativa quotata su AIM Italia e fornitore mondiale di soluzioni di test per semiconduttori (circuiti integrati IC) con applicazioni Automotive e Mission Critical che ha deciso di affidarsi a Relatech per implementare il proprio cammino di digitalizzazione del proprio business model, con l’obiettivo strategico di automatizzare sempre di più il processo di servitization con il quale vende soluzioni innovative, consegnando ai propri clienti risultati distintivi e garantiti.

In effetti il segreto sta tutto qui, vale a dire nel comprendere quanto nei fatti Relatech possa supportare tutti quei clienti che vogliono “formulare un nuovo modello di business allineato al cosiddetto new normal post pandemico” spiega ancora il Vice President of Sales della società. Il mantra nel prossimo futuro dunque, in fin dei conti, ruoterà intorno a come saper sfruttare il processo di digitalizzazione degli asset che porta tanto ad un miglioramento tecnologico quanto ad un più generalizzato efficientamento dei costi.