Fondi pensione e politiche di impegno, la Covip detta la disciplina

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Con Regolamento dello scorso 2 dicembre la Covip, dopo avere concluso specifica pubblica consultazione, ha perfezionato il quadro operativo nel nostro sistema previdenziale  delle previsioni di cui alla direttiva comunitaria cd. Shareholders Rights che era stata recepita nel nostro Paese con specifico decreto nel maggio del 2019.

La disciplina comunitaria ha introdotto obblighi volti a promuovere l’impegno (engagement) degli azionisti, in particolare con riferimento al lungo periodo, e trova applicazione per quel che riguarda la previdenza complementare con riferimento a fondi pensione negoziali, aperti e preesistenti aventi soggettività giuridica, con almeno 100 aderenti.

Come ricordava la stessa Covip nella propria Relazione annuale  la normativa introduce, a carico delle forme previdenziali  l’obbligo di sviluppare e comunicare al pubblico la propria politica di impegno come azionisti nelle società con azioni ammesse alla negoziazione in un mercato regolamentato,  comunicare al pubblico in che modo gli elementi principali della loro strategia di investimento azionario sono coerenti con il profilo e la durata delle loro passività e in che modo tali elementi contribuiscono al rendimento a medio e lungo termine dei loro attivi nonché comunicare al pubblico alcune informazioni relative all’accordo con il gestore degli attivi.

Le informazioni devono essere messe a disposizione del pubblico gratuitamente nell’area pubblica dei siti web dei fondi pensione entro quindici giorni  dalla relativa adozione da parte dell’organo amministrativo. La politica di impegno rimane a disposizione del pubblico almeno per i tre anni successivi .

Devono essere anche pubblicati  i principali elementi della strategia di investimento azionario, nonché il suo contributo al rendimento a medio-lungo termine degli attivi, da aggiornarsi  annualmente, a meno di modifiche sostanziali in corso d’anno.  Nel caso di delega ai gestori dell’attuazione della politica di impegno, i fondi dovranno indicare dove questi hanno reso pubbliche le informazioni.

Nell’ambito del percorso di adeguamento Mefop e Assofondipensione hanno poi elaborato uno specifico documento recante   le “Considerazioni sul principio del comply or explain”  recato dalla direttiva  in maniera tale da potere fornire utile supporto alle scelte concrete dei fondi pensione.

Tale principio, viene sottolineato,  garantisce una considerevole flessibilità ai fondi, consentendo loro di adeguarsi alle disposizioni normative o di fornire una comunicazione al pubblico chiara e motivata delle ragioni dell’eventuale scelta di non adempiervi. La scelta dovrebbe essere quindi il frutto di un processo ragionato e condiviso.

Come si sottolinea le considerazioni si ispirano alle migliori prassi di mercato a livello globale, contestualizzate all’interno del nostro sistema di previdenza complementare.