La Covip aggiorna i valori degli ISC aggregati al 31 dicembre 2020

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La Commissione di Vigilanza sui fondi pensione ha pubblicato sul proprio sito i valori degli Indicatori Sintetici di Costo aggregati al 31 dicembre 2020.

Va ricordato come il fattore costo abbia particolare rilevanza nella determinazione della prestazione finale delle forme pensionistiche complementari unitamente al livello di contribuzione, all’orizzonte temporale di permanenza, alla modalità di investimento.

Per consentire agli aderenti e ai potenziali aderenti la possibilità di individuare quale sia la onerosità dei diversi fondi pensione/pip in ottica di trasparenza e di comparabilità la Covip ha elaborato l’ISC, l’Indicatore Sintetico di Costo, parametro che esprime in modo semplice e immediato l’incidenza percentuale degli oneri sostenuti annualmente da un iscritto sulla propria posizione individuale accumulata.

L’indicatore è calcolato da tutte le forme pensionistiche per ciascuna opzione di investimento offerta secondo un’analoga metodologia definita dalla Covip in maniera tale da  rendere confrontabili le diverse soluzioni previdenziali. Le stime sono effettuate ipotizzando il versamento di un contributo annuo di 2.500 euro e un rendimento annuo del 4 per cento; l’ISC è calcolato considerando diversi periodi di partecipazione (2, 5, 10 e 35 anni); esso tende dunque a ridursi all’aumentare dell’orizzonte temporale per effetto della ripartizione delle spese fisse su un montante in via di accumulazione.

L’obiettivo della pubblicazione appena operata dalla Autorità di Vigilanza è quello di, in ottica di trasparenza, favorire la  confrontabilità dell’onerosità delle forme pensionistiche complementari per cui vengono forniti i valori degli ISC medi, massimi e minimi per le varie tipologie di forme e comparti da utilizzare per la predisposizione del grafico contenuto nella “Scheda dei Costi” della Nota informativa che  riporta le informazioni sulle singole voci di costo che gravano, direttamente o indirettamente, sull’aderente nella fase di accumulo della prestazione previdenziale e proprio l’Indicatore sintetico dei costi (ISC).

Tornando ai dati ora pubblicati dalla Covip i valori degli ISC, riferiti a un periodo di permanenza di 10 anni, sono determinati con riferimento a ogni tipologia di forma pensionistica, fondi pensione negoziali, fondi pensione aperti e piani individuali pensionistici di tipo assicurativo e al comparto , garantito (comparto che prevede una garanzia di restituzione di capitale o rendimento minimo), obbligazionario (comparto che investe prevalentemente in strumenti obbligazionari; l’investimento in azioni assume carattere residuale e comunque , azionario (almeno il 50 per cento del patrimonio è investito in azioni);  bilanciato (in tutti gli altri casi  – sono comprese anche le cc.dd. gestioni di tipo flessibile).

I valori di  ISC minimo e  ISC massimo delle diverse tipologie di comparto sono determinati considerando complessivamente tutti i comparti dei fondi pensione negoziali, dei fondi pensione aperti e dei PIP appartenenti alla stessa categoria di investimento del comparto.