La forza del Renminbi

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La valuta cinese è ai massimi degli ultimi tre anni, in crescita del 2% da inizio anno rispetto al dollaro e del 10% su base annua. Questo ha implicazioni a livello globale, spingendo inflazione, materie prime e importazioni. Alla base dell’apprezzamento troviamo la straordinaria crescita del Pil cinese e l’apertura agli investitori esteri del suo mercato azionario e obbligazionario; i rendimenti obbligazionari più alti, con il decennale cinese che rende un punto e mezzo sopra quello americano; e l’indebolimento del dollaro. Il renminbi è la sesta valuta globale più utilizzata con una quota del 2%, mentra il leader rimane il dollaro statunitense (40%).

Gli effetti:

Le implicazioni globali sono considerevoli. La Cina è infatti il primo esportatore mondiale, il primo importatore di materie prime, la seconda economia al mondo. Di conseguenza, rendendo le esportazioni cinesi più costose, un renminbi più forte ha un impatto sull’inflazione mondiale. In secondo luogo, aumentano le importazioni, sia delle materie prime, che essendo quotate in dollari risultano più convenienti, sia di beni in generale in virtù dell’aumento dei consumi interni, che rappresentano solo il 39% del Pil cinese rispetto al 68% di quello americano. Infine, un renmimbi più forte rischia di rallentare le esportazioni, sebbene queste restino comunque molto forti (dato di aprile, +32% anno su anno).

La Cina ha cercato di limitare il rafforzamento del cambio con interventi verbali e obbligando le banche a mantenere più riserve in valuta, preoccupata della speculazione di mercato e dalla minaccia di riduzione della competitività sulle esportazioni. Riteniamo che queste misure andranno a rallentare il passo, ma non la direzione dell’apprezzamento del renminbi, considerato quanto sopra.

Il renminbi digitale:

La Cina sta conducendo un progetto pilota volto alla creazione di una sua valuta digitale (CBDC). Lo sviluppo è iniziato 5 anni fa ed è destinata a diventare la prima tra le maggiori economie al mondo a lanciare la sua valuta digitale pubblica con lo scopo di spingerne l’inclusione nei mercati finanziari, risparmiando sui costi del denaro contante e incrementando il controllo della banca centrale sull’offerta di moneta. Questo ha inoltre portato la Cina a imporre restrizioni su strumenti alternativi di riserva di valore come Bitcoin.

Quattro implicazioni:

Un renminbi più forte aiuta l’azionario cinese che è rimasto indietro dall’inizio dell’anno, considerato che la crescita tanto del Pil quanto degli utili è rallentata rispetto al resto del mondo. Esso spinge le importazioni e il potere d’acquisto dei consumatori cinesi; aiuta le aziende con ricavi in valuta locale e debito in dollari come nel caso delle grandi società di costruzioni; ed è di supporto alle valute maggiormente correlate ad esso come il dollaro australiano (in qualità di Paese grande esportatore di materie prime) e il dollaro di Singapore (in cui il renminbi ha un grosso peso all’interno del paniere di valute di riferimento).