Crisi Covid-19, un test ESG sul comportamento delle aziende?

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Osservare le aziende attraverso la lente ESG può essere paragonato al lavoro dello scienziato forense alla ricerca di indizi aggiuntivi per far luce sul quadro generale. Tuttavia, a differenza di uno scienziato forense, i risultati possono spesso essere aperti all’interpretazione e alle circostanze. Una crisi, come quella scatenata dalla pandemia da Covid-19, può rivelare molto sulla cultura di un’azienda, ma tali intuizioni possono essere raccolte solo attraverso una profonda conoscenza di un’azienda e del contesto in cui opera. Questo significa che la cultura non è facilmente catturata da sistemi di punteggio ESG standardizzati o attraverso altri provider di dati. Gli investitori dovrebbero prendere nota di come le aziende si sono comportate nei momenti più difficili, ma devono sempre tenere in considerazione tutto il contesto.

Ogni realtà è diversa, ma molte aziende quality growth in Europa hanno risposto alla pandemia in maniera simile: hanno protetto i posti di lavoro e i redditi dei dipendenti (a volte senza sussidi governativi), hanno sostenuto la comunità attraverso donazioni e hanno fatto ricadere i sacrifici finanziari sul personale dirigenziale e gli azionisti piuttosto che la forza lavoro in generale. Tuttavia, si sono viste alcune differenze notevoli tra gli approcci. Alcune di esse illustrano l’importanza di adottare sempre un approccio olistico, fondato su una profonda conoscenza e valutazione del contesto. La politica dei dividendi è un buon esempio. Le aziende che hanno mantenuto i pagamenti agli azionisti durante la crisi sono state criticate: questa scelta può essere presa come un segno che gli altri stakeholder sono meno importanti. Tuttavia, può essere un errore porre troppa enfasi sulla politica dei dividendi: la performance deve essere considerata nel suo complesso.

LVMH e Unilever sono un caso esemplare.  LVMH ha tagliato i dividendi mentre Unilever li ha mantenuti. Sarebbe facile lodare LVMH e criticare Unilever, ma per altri aspetti hanno risposto alla pandemia in modi molto simili. Per esempio, entrambe hanno mantenuto costante il personale, hanno scelto di non utilizzare i programmi di sostegno del governo e hanno convertito alcuni impianti alla fabbricazione di prodotti medici per combattere la pandemia (disinfettanti per le mani nel caso di LVMH, ventilatori per Unilever). L’esecutivo di LVMH non ha preso alcuno stipendio in aprile e maggio 2020 e ha accettato un taglio delle quote di partecipazione  mentre Unilever ha istituito generose misure di sostegno per clienti e fornitori, offrendo 500 milioni di sterline sotto forma di credito esteso o pagamento anticipato. Sarebbe facile condannare Unilever per aver mantenuto il dividendo, ma questo vorrebbe dire trascurare le sue politiche responsabili in altre aree. Allo stesso modo, la decisione di LVMH di tagliare i dividendi nell’aprile 2020, probabilmente dice agli investitori meno della sua cultura rispetto alla decisione di cercare di mantenere i dipendenti al loro posto e con la piena retribuzione, mentre il senior management ha avuto un taglio di stipendio.

Le aziende che si sono prese cura dei loro stakeholder più preziosi dovrebbero vedere benefici a lungo termine in ambito di futuro vantaggio competitivo. Orpéa, il principale fornitore europeo di assistenza residenziale per anziani, opera in un settore che ha subito un duro colpo, lato reputazione, durante la crisi. Quando alcune case di cura hanno visto il personale scioperare, Orpéa è stata rapida ed efficace nel valutare le pressioni a cui era sottoposta la forza lavoro e si è mossa per placarne le preoccupazioni. Inoltre si è procurata rapidamente i dispositivi di protezione individuale (DPI) per i dipendenti e ha pagato loro un bonus eccezionale, pari a un quinto del reddito netto dell’esercizio 19. Questo, a sua volta, aiuta la sostenibilità a lungo termine dell’azienda, poiché rafforza il vantaggio nell’assicurarsi le licenze per costruire nuove strutture che permetteranno all’azienda di estendere ulteriormente il vantaggio in termini di quote di mercato.

L’ORÉAL ha offerto un sostegno di vasta portata a fornitori, clienti e altre parti interessate. Se pensiamo ai settori colpiti dai lockdown, i parrucchieri e i saloni di bellezza hanno subito notevoli interruzioni e un impatto significativi sulle loro attività. L’ORÉAL ha congelato la riscossione dei pagamenti di più di 100.000 clienti e ha anche accelerato i pagamenti ai fornitori. Nel cercare di definire un investimento sostenibile a lungo termine, è importante valutare il valore e la catena di approvvigionamento. Un’azienda che si prende cura dei suoi clienti creerà una fedeltà al marchio a lungo termine. Cambiare i fornitori può essere impegnativo e dirompente per il business. Non è sempre un’azione isolata a fare la differenza, ma il culmine di molte attività più piccole che possono avere un impatto sul tasso e sulle prospettive di crescita a lungo termine. L’ORÉAL si è presa cura dei suoi dipendenti mantenendo posti di lavoro e stipendi in tutto il mondo e l’amministratore delegato si è tagliato lo stipendio del 30% per l’anno fiscale 2020. Inoltre, è stato cancellato il dividendo per l’anno fiscale 2020, ma prendendosi cura dei fornitori, del personale e dei clienti, è probabile che sia ben posizionata per quando il settore tornerà alla normalità. Inoltre, l’attività filantropica del colosso francese è molto credibile.

Un ultimo esempio è Johnson & Johnson che, in un momento di intensa pressione sui sistemi sanitari di tutto il mondo, si è unita agli sforzi globali per identificare, sviluppare e produrre un vaccino – un’area terapeutica in cui era scarsamente presente se non attraverso asset non approvati per Ebola e HIV. In una dimostrazione di impegno verso il suo credo decennale, l’azienda non solo ha annunciato vendite senza scopo di lucro per tutta la durata della pandemia, ma ha anche dedicato 500 milioni di dosi ai paesi a basso reddito attraverso Gavi/Covax per favorire un accesso equo a una cura. Il comportamento durante la pandemia fornisce un buon indicatore della sostenibilità a lungo termine. Le azioni di queste aziende potrebbero non apparire negli aggiornamenti a breve termine dei database ESG, ma forniscono indizi sui valori che sono alla base delle loro attività e che giocheranno un ruolo nel mantenere il loro marchio e la crescita degli utili negli anni e nei decenni a venire.