Elezioni in Germania: La fine di un’era e l’inizio di un’altra più green

-

Con le elezioni federali tedesche ormai alle porte, gli ultimi sondaggi ci fanno ipotizzare che il partito socialdemocratico tedesco (SPD) abbia una maggior probabilità di vincere le elezioni rispetto all’Unione Cristiano‑Democratica di Germania (CDU). Sembrerebbe giunta la fine di un’era per la Cancelliera Merkel, che, dopo sedici anni alla guida della Germania, ha scelto di astenersi dalla candidatura per le prossime elezioni. La Cancelliera ha reso la Germania un paese migliore sotto tanti aspetti. Infatti, analizzando il PIL reale pro-capite ed il potere di acquisto, i tedeschi sono di gran lunga più ricchi rispetto ai francesi, inglesi, e italiani, eguagliando le statistiche degli americani. Mentre, sotto il profilo manifatturiero, la Germania produce circa il 40% dell’output di tutta l’Eurozona. Una buona parte di tale produzione è rivolta alle esportazioni verso la Cina, rendendo la Germania il paese europeo con maggior esportazioni verso la potenza cinese. Anche sotto il profilo del lavoro c’è stato un buon progresso poiché il tasso d’occupazione tedesco tra i 20 ed i 64 anni, tra il 2005 ed il 2020 è cresciuto maggiormente rispetto alla Francia. Questi, come altri dati statistici, dimostrano come la Cancelliera Merkel abbia ben amministrato un paese, conducendolo verso il progresso economico, divenendo leader in Europa. Tuttavia, sembrerebbe che la Merkel non sia riuscita a preparare il paese ad un futuro più ecologico e di low-carbon emission. Considerando gli effetti climatici, tra cui il buco nell’ozono ed il riscaldamento globale, tale aspetto è divenuto di primaria importanza. Pertanto, crediamo che il partito politico dei Gruenen (i verdi) riceverà una quantità di voti sufficienti per salire al potere del prossimo governo.

Infatti, stimiamo che il principale partito socialdemocratico tedesco (SPD) abbia il 65% di probabilità di essere alla guida del prossimo governo. Tuttavia, i sondaggi dimostrano che tra il 30% ed il 40% della popolazione tedesca sia ancora indecisa su chi votare. Quindi, non escludiamo che si possa creare una coalizione. Una delle possibili alternative riguarda la colazione ‘semaforo’, una coalizione verde-giallo-rosso tra i verdi, i liberali della FDP (Partito Liberale Democratico) ed i socialdemocratici (SPD). Lo stampo di quest’ultima sarebbe di centro o di centro-sinistra, ma in ogni caso sarebbe condotta dai socialdemocratici. Potrebbe altresì verificarsi la cosiddetta coalizione ‘Giamaica’, che comprenderebbe i partiti CDU, FDP ed i Gruenen. In quest’ultimo scenario crediamo che la leadership sarebbe dell’Unione Cristiano‑Democratica, supportata dai verdi ed i liberali. A prescindere dalle potenziali coalizioni, in entrambi gli scenari i verdi saranno presenti. Per questo motivo prevediamo che la Germania punterà ad importanti programmi d’investimento pubblici, volti proprio a rafforzare la transizione energetica per raggiungere un regime a basse emissioni di carbonio. Trattandosi di investimenti pubblici, ci si potrebbe interrogare su come la trasformazione verso il sostenibile verrebbe finanziata.

Secondo la nostra analisi, infatti, potrebbero essere introdotti nuovi aumenti fiscali: queste imposte andrebbero ad impattare sia le persone fisiche – nelle fasce di reddito più alte, introducendo anche un’imposta patrimoniale –  sia le società, che potrebbero dover far fronte a un incremento d’imposta. Questo scenario rappresenta il rischio che il mercato vede al momento riguardo le elezioni tedesche.