Cina, i dati positivi del Q3 mettono in dubbio l’entità delle prossime politiche espansive

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Dopo una fase di elevata incertezza e pessimismo generalizzato, la Cina ha pubblicato i dati economici per il terzo trimestre rassicurando molti investitori. Attesa sul 4.5%, la crescita annualizzata del PIL è stata pari al 4.9%. I fattori principali sono stati ciclicità, stabilizzazione delle attività di export e politiche di stimolo del governo. Guardando i dati in maniera approfondita, la vera sorpresa arriva dal fatto che i consumi si siano rivelati molto più solidi del previsto, coerentemente con il tasso di risparmio che è invece diminuito significativamente.

È ancora presto per stabilire se questi dati siano una semplice anomalia all’interno di un trend negativo persistente, oppure l’inizio di una fase di ripresa sostenibile nel tempo. In ogni caso, il miglioramento è sensibile e non passa inosservato. In particolare, si rileva anche una crescita nel settore chiave dell’immobiliare, sia nella vendita di case esistenti che nell’inizio di nuove costruzioni. La panoramica degli ultimi mesi quindi è chiara, ma restano incertezze sul futuro. Ci aspettiamo che il governo punti al 5% di crescita sull’anno, prevedendo dunque ulteriori stimoli come scenario base. Secondo alcuni invece, i dati positivi potrebbero disincentivare politiche espansive da parte del Governo. Pensiamo che consumi interni e mercato immobiliare restino comunque all’interno di un trend negativo, dunque il governo dovrà contribuire ancora alla ripresa. La Cina in queste ore approverà un’emissione aggiuntiva di debito pubblico dal valore di $137 miliardi, che si aggiunge a quella della settimana scorsa.

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Dal punto di vista della politica monetaria immaginiamo che la banca centrale cinese inizierà a tagliare i tassi di interesse già dal quarto trimestre di quest’anno e che i tagli continueranno anche durante il 2024: una misura facilitata da un livello di inflazione quasi nullo. Visto anche il rally del dollaro, ci si attende che il tasso di cambio con il verdone sarà gestito per rimanere stabile a 7.30, in modo da migliorare la confidenza e non concedere eccessivo potere d’acquisto all’occidente. Tra gli eventi da considerare, il National People Congress uno degli incontri primari sui temi economici e finanziari, che è terminato lo scorso 24 ottobre con la citata emissione di extra debito ed altre misure rilevanti. Il prossimo congresso, il Politburo Meeting, si terrà a dicembre e sarà sede di decisioni chiave per l’economia cinese.