Germania post-Merkel, maggiore spesa e maggiore apertura

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L’era di Angela Merkel sta per finire. I suoi 16 anni alla guida del Governo tedesco hanno portato stabilità e crescita, ma l’Unione Cristiano-Democratica (CDU) sta faticando a riempire il vuoto da lei lasciato.

Le elezioni di questo weekend saranno probabilmente tra le più combattute degli ultimi decenni. Armin Laschet, alla guida della coalizione CDU/CSU, ha faticato a conquistare i sostenitori di Merkel.

I sondaggi al momento mostrano il leader del Partito Socialdemocratico (SPD) Olaf Scholz come potenziale nuovo Cancelliere, assumendo che riesca a creare una coalizione di Governo con una maggioranza. L’Unione CDU/CSU è in seconda posizione, i Verdi in terza, mentre il partito di destra liberale Free Democratic Party (FDP) è al quarto posto.

 

 

Come potrebbero cambiare le politiche tedesche?

Le aree che potrebbero vedere maggiori cambiamenti sono tre:

  1. Politica ambientale. Merkel ha già iniziato a fare qualche progresso per rendere la politica ambientale ed energetica tedesca più sostenibile. I sondaggi mostrano che l’ambiente è la principale preoccupazione per gli elettori, quindi questa sarà probabilmente l’area in cui vedremo maggiori cambiamenti, indipendentemente da quale sarà la coalizione al Governo.
  2. Politica fiscale. L’SPD vorrebbe che gli investimenti pubblici fossero esclusi dalle regole fiscali che impongono un budget bilanciato. I Verdi vorrebbero una maggiore spesa e, sebbene l’FDP miri a maggiori investimenti, li finanzierebbe attraverso risparmi e tassazione. Visti i sondaggi, sembra probabile che vedremo una politica fiscale più allentata.
  3. Relazione con l’Europa. Alcuni in Germania si lamentano del fatto che Merkel non sia stata abbastanza aperta con l’UE e che abbia ostacolato gli sforzi per una maggiore integrazione. L’SPD sembra più allineata con la Francia sulla necessità di una maggiore espansione e integrazione dell’UE. L’FDP vorrebbe delle riforme volte a rendere l’UE più efficiente, ma senza cedere maggiori poteri. Al contrario, i Verdi supportano una Federalizzazione dell’Unione. I sondaggi indicano che una maggiore integrazione sarà probabile.

Quali partiti potrebbero far parte del prossimo governo?

I possibili scenari sono molteplici. Anche se una coalizione di governo tra SPD e l’Unione CDU/CSU è ancora possibile, questa via sarà probabilmente poco popolare. Dopo le elezioni del 2013 ci sono stati dei risentimenti legati all’esclusione di altri partiti dalla coalizione.

 

 

I bookmaker danno la maggiore probabilità a una coalizione guidata dall’SPD con Verdi e FDP.

Escludendo l’Unione CDU/CSU, l’SPD deve collaborare con una combinazione di Verdi, FDP e LiNKE (Sinistra) per formare una maggioranza. Sebbene una coalizione con tutti e tre i partiti sia tecnicamente possibile, è altamente improbabile. LiNKE è il partito maggiormente a sinistra e sebbene le sue posizioni non siano molto distanti da quelle dell’SPD, il divario con l’FDP è troppo grande. Vale la pena menzionare che escludiamo che il partito di estrema destra Alternative for Germany verrà incluso in una coalizione, nonostante i sondaggi lo diano al 10%.

Una coalizione SPD/Verdi/FDP molto probabilmente vedrebbe maggiori investimenti pubblici in infrastrutture e forse una tassazione più progressiva.

Una coalizione SPD/Verdi/LiNKE vedrebbe uno spostamento ancora più marcato a sinistra, ed è l’esito che preoccupa maggiormente gli investitori. I timori sono che una cattiva gestione fiscale possa danneggiare la reputazione e il ruolo del debito pubblico tedesco nella finanza globale, ma anche impattare sulle relazioni tra governo e aziende tedesche.

L’Unione CDU/CSU potrebbe ancora avere un ruolo?

Come già anticipato, una coalizione con la sola SPD potrebbe non essere popolare, quindi includere i Verdi o l’FDP sarebbe sensato (è invece improbabile che l’Unione collabori con LiNKE). È più plausibile che l’SPD preferisca un partito più centrista come i Verdi, rispetto all’FDP, che si trova più a destra dell’Unione.

La campagna dei Verdi è focalizzata sulle questioni ambientali e sta guadagnando ampio supporto. Tuttavia, quando i Verdi discutono di politica fiscale o giustizia sociale tendono a perdere consensi, a causa del loro approccio più interventista. In coalizione con l’SPD e l’Unione, i Verdi potrebbero guidare la politica ambientale, lasciando invece le altre competenze agli altri due partiti.

Conclusioni – maggiore spesa, maggiore apertura

Per gli investitori si tratta di una delle elezioni meno preoccupanti, ma alcuni potenziali scenari potrebbero scatenare timori sui mercati. Una coalizione molto a sinistra, che comprenda LiNKE, è la principale fonte di preoccupazione, ma gli altri scenari sembrano comunque più probabili.

Se i sondaggi sono corretti, ci aspettiamo che la politica fiscale diventerà più espansiva nei prossimi anni, con maggiori investimenti in servizi pubblici e infrastrutture. Ci aspettiamo anche un ammorbidimento nella relazione con l’Europa e una maggiore apertura verso l’integrazione dell’UE.

In ogni caso le negoziazioni per formare la nuova coalizione di governo probabilmente richiederanno diversi mesi, vista l’ampia gamma di possibili combinazioni. Potremmo non sapere chi sarà il nuovo cancelliere fino a inizio 2022.