Il codice della Crisi d’Impresa e le opportunità offerte dal mondo delle startup

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Con la pubblicazione della Legge 21.10.2021 n. 147 è stato introdotto lo strumento della “composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa” diretto a cogliere le situazioni di probabile insolvenza in cui possono venirsi a trovare gli imprenditorI e finalizzato a sostenere le imprese in crisi ai fini del risanamento aziendale.

Per effetto del D.L. 118/2021 slitta ufficialmente al 16 maggio 2022 l’entrata in vigore del Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza e vengono rinviate al 31 dicembre 2023 le procedure d’allerta e di composizione assistita della crisi.

In termini pratici, per adeguarsi, sarà necessario implementare modelli standardizzati e predisporre funzionari incaricati della trasmissione periodica delle informazioni per rilevare potenziali situazioni di difficoltà aziendale prima che queste diventino irrisolvibili. Uno dei motivi cha ha indotto una traslazione dei provvedimenti è la crisi economica innescata dalla pandemia da Covid-19, rispetto alla quale gli strumenti previsti dal codice non sono più adeguati: una volta esauriti gli effetti dei provvedimenti economici di sostegno che hanno mitigato le conseguenze del Covid, ci saranno molte imprese non più in grado di garantire la continuità aziendale, con irreversibili effetti economici sul Sistema Paese.

In cosa consiste la procedura di composizione negoziata per la soluzione della crisi di impresa?

“La procedura ha carattere volontario ed extragiudiziale, si apre con l’istanza dell’imprenditore che si trovi in uno stato di squilibrio patrimoniale, economico o finanziario tale da rendere possibile uno stato di crisi o di insolvenza; per valutare la propria situazione, l’imprenditore può facilmente ricorrere a un test di autovalutazione presente nella piattaforma telematica nazionale creata dalle Camere di Commercio, questo  consentirà alle imprese di verificare la propria condizione e le possibilità potenziali di risanamento. L’ampliamento degli organi di controllo a società che fino ad ora erano esonerate e obblighi organizzativi posti a carico dell’imprenditore vanno, inoltre, nella direzione di efficientare il monitoraggio della situazione aziendale.

Una volta effettuata la valutazione, l’azienda potrà decidere se utilizzare la procedura di composizione negoziata. In questo caso viene prevista la nomina di un esperto (scelto nell’elenco della Camera di Commercio cui possono iscriversi dottori commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro iscritti da almeno cinque anni all’albo e che abbiano esperienza in ristrutturazioni aziendali), chiamato a valutare le prospettive di risanamento e che assiste l’imprenditore nella ricerca delle soluzioni, nella stesura della proposta negoziale assistita e nelle trattative con i creditori e garantisce con il suo operato anche trasparenza e assenza di intenti dilatori” dichiara Andrea Zaccheo, CEO di Yeap.

Quali sono i vantaggi offerti da Yeap?

“L’analisi prospettica sarà necessaria per indurre l’imprenditore a valutare il proprio business rispetto alle condizioni esterne e alle possibili avversità che potrebbero danneggiare i risultati economici aziendali. Yeap è un tool che permette ad imprenditori e aziende di effettuare un’analisi prospettica sulla base di un data entry molto semplice e veloce: sono previsti scenari alternativi per valutare situazioni avverse, la consapevolezza e la possibilità di verificare la situazione dell’azienda in maniera veloce allo scopo di impostare le attività di risanamento.

Yeap si propone come Advisor dell’imprenditore per rispondere in maniera adeguata alle richieste dell’esperto indipendente che assisterà l’imprenditore nella ricerca delle soluzioni più adatte per evitare che l’impresa non sia più in grado di garantire la continuità aziendale.

La piattaforma permette di individuare in modo veloce e semplice gli eventuali squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario dell’impresa, rilevando la sostenibilità dei debiti successivi; e le prospettive di continuità aziendale per l’esercizio in corso. Risulta evidente che l’entrata in vigore della legge comporterà un adeguamento nella gestione dell’impresa, un impegno da parte dell’imprenditore sulle scelte di carattere strategico e una visione prospettica di medio periodo che fino ad ora non era indispensabile” conclude Andrea Zaccheo.