Le sanzioni occidentali e la minaccia nucleare di Putin colpiscono i mercati

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Gli sviluppi sull’invasione russa della vicina Ucraina hanno continuato a dominare i titoli delle notizie nei mercati finanziari sino ad ora.

La notizia che gli Stati Uniti, l’Unione Europea e altre nazioni occidentali avessero imposto sanzioni nuove e più dure alla Russia e la “minaccia” nucleare di Putin ha fatto sobbalzare ancora una volta i mercati.

Lunedì il rublo è crollato di quasi il 30%, scendendo a un nuovo minimo storico sul dollaro.

La valuta, tuttavia, ha recuperato più della metà delle sue perdite dopo che la Banca centrale russa ha annunciato con una mossa senza precedenti di aver raddoppiato il tasso ufficiale di riferimento al 20% dal 9,5%.

In relazione alle notizie di un potenziale cessate il fuoco e dei colloqui tra russi e funzionari ucraini al confine bielorusso, la reazione nel mercato dei cambi finora suggerisce che gli investitori sperano che una soluzione possa essere raggiunta tempi relativamente rapidi. I dettagli sul conflitto in corso in Ucraina sembrano destinati a rimanere il driver numero uno delle valute per un po’ di tempo.