Turismo e tassi di cambio vantaggiosi: quali Paesi visitare nel 2022?

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L’emergenza pandemica, le crisi interne e l’attuale situazione geopolitica hanno influenzato l’andamento dei mercati negli ultimi mesi: le valute di alcuni Paesi si sono deprezzate, questa svalutazione è avvenuta principalmente sul dollaro ma – in alcuni casi – anche il cambio rispetto all’euro è diminuito sensibilmente. Nel mercato del turismo questo deprezzamento ha un impatto positivo per le tasche dei cittadini italiani – ed europei – che in questi mesi hanno programmato di fare le vacanze e che si troveranno a beneficiare di tassi di cambio favorevoli e quindi di un maggior potere d’acquisto in alcune destinazioni.

Ebury, l’istituto finanziario specializzato in pagamenti internazionali e conversione valuta, ha mappato alcune delle destinazioni più convenienti come Argentina, Turchia o Sri Lanka, a seguito dell’apprezzamento che l’euro ha subito negli ultimi dodici mesi nei confronti delle valute locali.

Nel caso specifico dell’Argentina, l’euro si è apprezzato fino al 14,8% rispetto a luglio 2021, +168% rispetto a giugno 2020. Questo apprezzamento rappresenta un notevole risparmio per i turisti italiani sia durante la loro permanenza nel Paese sia per l’eventuale acquisto di prodotti locali. Attualmente il prezzo della moneta comune rispetto al peso argentino si attesta a 132,58 pesos, il che pone il Paese come una meta molto interessante se si vuole uscire dalla zona euro, fuggire dalle alte temperature estive e visitare uno dei luoghi più affascinanti oltreoceano.

Nel caso della Turchia, l’euro è salito del 74,48% negli ultimi dodici mesi, 176,52% rispetto a giugno 2020 e attualmente viene scambiato a 18,34 lire turche, il che rappresenta un notevole risparmio per i visitatori. Anche lo Yen giapponese si è svalutato rispetto allo stesso periodo del 2021, portando l’euro a guadagnare il 6,38%, attualmente scambiato a 138,25 yen.

Altre destinazioni esotiche che rappresentano un significativo vantaggio di cambio per i turisti della zona euro sono l’Egitto e lo Sri Lanka. L’euro rispetto alla sterlina egiziana si è apprezzato di più del 4%, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, con un cambio a 19,31 sterline. Il caso dello Sri Lanka è ancora più vantaggioso, poiché la valuta comune qui ha guadagnato il 57% negli ultimi dodici mesi, attestandosi oggi a 372 rupie.

Se guardiamo, però, l’altra parte della medaglia ci sono i Paesi in cui l’euro ha perso valore. È il caso di destinazioni che negli anni precedenti hanno rappresentato un’opportunità come il Brasile o il Messico, dove l’euro è sceso di quasi il 9,63% rispetto al real brasiliano e del 13,26 % rispetto al peso messicano.

Anche le destinazioni più gettonate, come gli Emirati Arabi Uniti o gli Stati Uniti, hanno perso punti se si considera il fattore valuta: nel caso degli Emirati, l’euro ha perso l’11,55% rispetto al dirham. Per quanto riguarda il prezzo rispetto al dollaro, il suo valore attuale è inferiore di quasi l’11,65% rispetto a un anno fa. Attualmente l’euro è sulla soglia della parità con il dollaro a 1,0200 sui minimi da dicembre 2002. Le ragioni sono essenzialmente due: la recessione attesa in Europa e l’avversione al rischio, che porta gli investitori a puntare sul biglietto verde; nel Vecchio continente pesa inoltre, sempre di più, la crisi energetica.