Come si stanno evolvendo i pensionamenti
L’ Inps ha pubblicato l’Osservatorio di monitoraggio dei flussi di pensionamento con i dati dei trattamenti previdenziali decorrenti nel 2021 e nel primo trimestre del 2022. Si delinea allora un quadro di particolare interesse ed attualità.
Va ricordato come per quest’anno sono rimasti immutati i requisiti di pensionamento di vecchiaia con l’età di accesso di 67 anni e 20 anni di contributi , per entrambi i sessi e i settori lavorativi dipendenti privati e autonomi e del pensionamento anticipato con il requisito di anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini, indipendentemente dall’età. E stata poi prorogata di un anno opzione donna ed è stato introdotto fino al prossimo 31 dicembre, salvo proroghe eventuali, il nuovo canale quota 102 che ha sostituito quota 100. Possono accedervi coloro che abbiano età anagrafica pari a 64 anni e anzianità contributiva pari a 38 anni.
Cosa emerge dai dati Inps ? Nel primo trimestre 2022 si registra in tutte le gestioni un numero di pensioni di vecchiaia inferiore di circa il 20% del corrispondente valore nel 2021. Anche il numero di pensioni anticipate risulta inferiore a quello del corrispondente periodo del 2021 in tutte le gestioni, ad eccezione del Fondo pensione Lavoratori Dipendenti in cui tale numero aumenta di circa il 10%.
Dall’analisi degli indicatori statistici si osserva poi che:
- il rapporto tra le pensioni di invalidità e quelle di vecchiaia nel primo trimestre 2022 è pari al 13%, inferiore di 10 punti rispetto a quello registrato nel 2021;
- le pensioni anticipate, che nel 2021 arrivavano al 42% in più di quelle di vecchiaia per il totale delle gestioni, aumentano di 33 punti percentuali nel primo trimestre 2022 attestandosi al 75% in più rispetto a quelle di vecchiaia;
- la percentuale delle pensioni femminili su quelle maschili presenta nel primo trimestre 2022 un valore leggermente inferiore a quello del 2021;
- a livello territoriale il peso percentuale delle pensioni decorrenti erogate a residenti nel Nord Italia resta pressoché invariato: 48% nel 2021 contro il 50% nel primo trimestre 2022;
- le pensioni liquidate con “Opzione donna” decorrenti nel primo trimestre 2022 sono percentualmente in linea rispetto a quelle decorrenti nel 2021.