E’ stata pubblicata la Relazione sull’attività svolta dall’Arbitro Bancario Finanziario

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E’ stata pubblicata la Relazione sull l’attività svolta nel 2021 dall’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), sistema stragiudiziale di risoluzione delle controversie tra clienti e intermediari bancari e finanziari.

Va opportunamente ricordato come nello scorso anno sono state applicate le nuove disposizioni ABF sulla procedura , che è stata così allineata alle previsioni della direttiva UE/2013/11 sui sistemi di risoluzione alternativa delle controversie (alternative dispute resolution, ADR), e sull’importo che può essere chiesto all’Arbitro.

Le modifiche riguardano soprattutto il contraddittorio tra le parti; l’importo richiedibile all’Arbitro è passato da 100.000 a 200.000 euro per contribuire alla riduzione dei tempi di risposta ai ricorrenti.

Andando alle evidenze statistiche, il 2021 è stato caratterizzato da una flessione (-28 per cento) del numero dei ricorsi presentati (oltre 22.300) e da una significativa ridistribuzione dei ricorsi per materia: è notevolmente aumentato il contenzioso in tema di servizi e strumenti di pagamento (del 52 per cento), anche per effetto della maggiore diffusione dei pagamenti digitali nel periodo dell’emergenza sanitaria. Il contenzioso in materia di finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio e di buoni fruttiferi postali è invece diminuito (del 55 e del 31 per cento, rispettivamente), anche in relazione alla crescente complessità del quadro normativo; continua tuttavia ad assorbire una quota rilevante delle controversie.

Sono state poi oltre 27.400 le decisioni assunte dall’Arbitro, in larga misura favorevoli ai clienti. Circa 31 milioni di euro sono stati restituiti alla clientela.

Nel 48 per cento dei casi l’esito è stato favorevole ai clienti con l’accoglimento totale o parziale delle richieste; nel 17 per cento dei casi è intervenuta la dichiarazione della cessazione della materia del contendere per l’accordo intervenuto tra le parti.

La durata media della procedura al netto delle sospensioni è stata di 137 giorni, un valore ampiamente inferiore ai 180 giorni previsti dalla normativa.

In attuazione del protocollo d’intesa stipulato tra la Banca d’Italia e la Consob, è stato poi realizzato il primo forum tra l’ABF e l’ACF per prevenire l’insorgenza di conflitti interpretativi o incertezze nella delimitazione delle rispettive competenze.