Le considerazioni dell’Ivass per migliorare il sistema assicurativo

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Intervenendo all’assemblea annuale dell’ Ania il Presidente dell’Ivass ha evidenziato alcune linee evolutive del settore assicurativo.   Ha sottolineato in primo luogo la necessitò che le compagnie prestino la a massima attenzione per tutte le variabili rilevanti, in particolare per l’andamento dei tassi e degli spread e per la dinamica dell’inflazione. È importante poi che nei rami danni l’inflazione sia adeguatamente presa in considerazione nella valutazione delle riserve tecniche. Si raccomanda anche di accelerare l’adozione di misure per garantire la resilienza delle funzioni aziendali relative alla tecnologia dell’informazione, tenuto anche conto della crescente minaccia di attacchi informatici.

Per quel che riguarda i profili tematici e partendo dalla rc auto la Autorità di Vigilanza  evidenzia come i divari territoriali nel costo delle polizze si vanno progressivamente attenuando; lo scarto tra Napoli e Aosta, le due province che si collocano agli estremi della distribuzione, si è ridotto in otto anni di quasi la metà. D’altra parte i margini tecnici continuano a mostrare marcate differenze (da -30 euro per polizza a Caltanissetta, a +148 euro a Isernia), non sempre immediatamente spiegabili.  In attesa di ulteriori verifiche il convincimento è che il grado di concorrenza a livello locale abbia un ruolo; a parità di rischio, dove più alta è la competizione tra imprese, più bassi paiono essere i prezzi per i consumatori. Anche l’incidenza delle denunce tardive e i tempi e l’incertezza  del contenzioso hanno un peso molto rilevante e i progressi su questo fronte sono essenziali per ridurre le differenze territoriali.

Si evidenzia allora come sono in arrivo due novità di rilievo. La prima riguarda la Tabella unica nazionale per i risarcimenti dei danni non patrimoniali da macro-lesioni, valida per la RC auto come per la RC sanitaria. L’ Autorità di Vigilanza ha collaborato con il Ministero dello Sviluppo Economico per la sua definizione, in armonia con i criteri fissati dal legislatore. Il provvedimento in consultazione è atteso da oltre 15 anni, e ci si attende che la sua adozione abbia effetti positivi di rilievo sulla certezza del diritto, sull’uniformità di trattamento e sulla durata del contenzioso, a vantaggio sia delle persone danneggiate, sia delle imprese di assicurazione.

L’altra novità importante di prossima realizzazione è l’istituzione dell’Arbitro assicurativo, sul cui regolamento siamo convinti che si sia raggiunto un giusto punto di equilibrio grazie, anche in questo caso, alla collaborazione tra il Ministero per lo Sviluppo Economico  e l’Ivass.

Sempre in tema di RC auto, il recente dibattito sul disegno di legge sulla concorrenza ha messo in evidenza l’inefficienza di due istituti che svolgono un ruolo centrale nel settore: i meccanismi di compensazione tra imprese nel risarcimento diretto e il sistema bonus-malus. Su entrambi i profili l’Ivass ritiene sia necessaria una riforma.

Nel settore delle assicurazioni l’intelligenza artificiale (IA) può essere poi utile per disegnare e prezzare coperture assicurative che soddisfino meglio i bisogni dei consumatori. È tuttavia necessario rispettare parametri etici e requisiti di sicurezza. Questi dovrebbero essere il più possibile oggettivi e trasparenti, per proteggere efficacemente i diritti e gli interessi in gioco e al tempo stesso dare certezza agli operatori. Si condivide dunque l’esigenza di una regolamentazione europea di carattere trasversale che vada nella direzione auspicata prendendo però in adeguata considerazione le peculiarità dei settori regolamentati. L’ Ivass ricorda poi di avere intanto avviato un’indagine in materia per meglio comprendere quanto e come, nel contesto italiano, vengono utilizzati gli algoritmi di IA in alcuni processi chiave del settore assicurativo (profilatura dei clienti, determinazione del prezzo delle polizze, gestione dei sinistri).

Per i prodotti di investimento assicurativo, l’attenzione dei regolatori si va concentrando sull’analisi del valore che il prodotto ha per l’assicurato (“value for money”). Non si tratta ovviamente di ostacolare le imprese nella legittima ricerca del profitto tramite offerte corrette e trasparenti; bensì di prevenire la commercializzazione di prodotti che, per la struttura dei costi e dei rendimenti ragionevolmente prevedibili ex ante, non hanno una giustificazione accettabile come investimento. Si è poi recentemente chiusa l’indagine tematica di EIOPA relativa alla vendita di payment protection insurance (PPI) attraverso il sistema bancario. Il rapporto finale sarà pubblicato in autunno. Si può già dire che l’analisi ha messo in evidenza problemi ricorrenti: costi sproporzionati; prassi che ostacolano la valutazione di coperture alternative da parte del consumatore; vincoli e restrizioni ingiustificate nelle clausole contrattuali. Sulla base di questi risultati, saranno sviluppati interventi e pratiche di vigilanza armonizzate anche con la collaborazione della Banca d’Italia .

Last but not least il mistery shopping. La recente modifica del codice del consumo ha esteso l’uso di questo strumento, inizialmente confinato alle infrazioni transfrontaliere delle norme comunitarie, anche all’ambito strettamente nazionale. Lo scorso ottobre l’Ivass ha illustrato al pubblico i risultati del progetto europeo che  ha aiutato ad elaborare la metodologia con cui si integrerà questo strumento nell’attività di vigilanza.  Si sono poi fatti altri passi predisponendo un regolamento per il mystery shopping nazionale, e la relativa consultazione si è chiusa nel mese di aprile; si sta lavorando alla realizzazione della prima campagna svolta autonomamente.

Quello che viene sottolineato è che i risultati delle visite verranno utilizzati  sia per avviare un dialogo di supervisione con gli operatori interessati, sia, in chiave di policy, per avviare confronti e consultazioni con il mercato, specie in caso di anomalie diffuse. Il mystery shopping non è finalizzato ad avviare procedimenti sanzionatori, conclude l’Ivass.