Agenti di calcio: come funziona e chi sono i migliori del settore

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Uno degli ultimi rapporti FIFA, quello del 2020, ha segnalato che le squadre di calcio hanno speso oltre 500 milioni di dollari in compensi per gli agenti dei giocatori. Come si diventa i responsabili della carriera dei migliori giocatori al mondo.

Alcuni agenti fanno GOL!

Intorno al calcio, si sa, ruotano interessi con cifre da capogiro e queste cifre non riguardano solo gli stipendi dei giocatori ma anche i compensi dei loro agenti. Secondo uno degli ultimi rapporti FIFA sono proprio i club europei a spiccare per la mole di denaro proveniente dalle commissioni per i servizi di intermediazione con i club. Ma chi sono e cosa fanno nello specifico questi intermediari? Si occupano di supervisionare tutti gli aspetti della vita professionale di un calciatore: negoziazione dei trasferimenti, relazioni con i club, istruzione e finanza. Negli ultimi anni il loro ruolo ha assunto una importanza sostanziale nel mercato del calcio e questo è probabilmente il frutto di un durissimo lavoro ed un grande impegno. Tra i più noti, nel mondo, c’è Jorge Mendes tanto da essersi guadagnato la nomea di “super agente” e aver vinto il premio come miglior agente dell’anno per 5 volte di seguito. Gestisce clienti come Cristiano Ronaldo, Diego Costa e Jose Mourinho. Un altro grande è stato Mino Raiola, recentemente scomparso, che ha iniziato la sua carriera con Pavel Nedved tra i suoi primi clienti. Ha poi chiuso l’accordo che ha riportato Pogba al Manchester United con l’allora record mondiale di 89 milioni di sterline. A lui spettarono 22 milioni. Sempre a lui furono affidati Lukaku, Ibrahimovic e Donnarumma, sostanzialmente alcuni tra i giocatori più forti e discussi al mondo. Un’altra stella tra gli agenti è Kia Joorabchian che ha rappresentato investitori che possedevano diritti economici da 60 a 70 giocatori tra Europa e Sud America. Il loro lavoro sebbene sembra essere dietro le quinte, in realtà è quello che fornisce più introiti al mercato del calcio. Non è un caso che i calciatori rappresentati da questi agenti, siano spesso i più amati dai tifosi ed anche quelli sui quali si punta di più, determinando in qualche modo, anche l’andamento delle scommesse calcio. Insomma attorno agli agenti gira la vera fortuna del calcio poiché sono in grado di determinare dei colpi di mercato davvero esilaranti. Non un lavoro come un altro ma sicuramente una vera e propria vocazione alla professione considerando che, a grandi livelli, praticamente si vive lavorando e togliendo parecchio tempo alla propria vita privata.

Una carriera sudata, frutto di un gravoso impegno

Quella degli agenti è una professione affascinante ma parecchio difficile. Stare nel pieno di una negoziazione o di un trasferimento, è sempre parecchio stressante perché oltre a dover gestire le parti interessate, bisogna far i conti con i tifosi, le società ed il mercato. Oggi gli agenti, per altro, non trattano solo di trasferimenti o cessioni ma si prendono cura, a 360° della vita del loro assistito, controllandone tutti gli aspetti legali e fiscali ma anche aiutandoli ad ottenere, ad esempio, l’assistenza medica in caso di infortunio. Ma come si diventa agenti dei calciatori? Sicuramente superando l’esame di abilitazione alla professione e poi mettendoci tanta passione e tanto duro lavoro.

Conclusioni

Il mondo del calcio è sempre in continua evoluzione ed attorno ad esso ruotano milioni e milioni di euro. Per questo diventare oggi agente di un calciatore vuol dire, nei casi più importanti, gestire partite fuori dal campo, che possono valere una fortuna. I più famosi al mondo arrivano a guadagnare anche 20 milioni di euro da un solo accordo anche se il lavoro da dover affrontare è francamente molto delicato. Inoltre oggi essere agente di un calciatore vuol dire assumersi in qualche modo, parecchie responsabilità che riguardano diversi aspetti della vita dell’atleta. Non solo quindi quelli legati ai rapporti con altri club ma anche altri spesso strettamente personali. Questo vuol dire che prima di tutto bisogna instaurare un rapporto di estrema fiducia con l’atleta con cui si intende lavorare e questa fiducia deve essere cieca e reciproca. Solo in questo caso gli affari possono diventare veramente importanti e determinanti per il successo di entrambe le parti.