Fiducia delle imprese italiane ancora in calo ad agosto, con differenze tra i settori

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Il deterioramento è più marcato nel settore manifatturiero e meno nei servizi, che stanno beneficiando, insieme ai dettaglianti, di un prolungato effetto di riapertura legato al turismo. Prevediamo che l’Italia riuscirà a evitare una contrazione del PIL QoQ nel 3T22, ma non nel 4T22.

Le evidenze qualitative disponibili continuano a indicare un deterioramento del contesto economico nel corso del 3T22. Questo è quanto ci dicono i dati sulla fiducia di agosto, con alcune eccezioni.

Produttori meno ottimisti

Questo è più evidente nel settore manifatturiero, dove la fiducia è scesa di due punti sul mese, il dato più bassa dallo scorso febbraio. Il calo di fiducia è stato più marcato per i beni intermedi e di investimento, dove gli ordini sono in calo e le scorte di prodotti finiti sono in aumento, ma con un impatto ancora limitato sulle aspettative di produzione. I beni di consumo, invece, sono stati meno colpiti: in questo caso il peggioramento degli ordini non ha impedito un miglioramento delle aspettative di produzione.

I dettaglianti sono sostanzialmente più ottimisti, probabilmente a causa di un effetto riapertura in corso.

In un certo senso, i dettagli dell’indagine sul settore manifatturiero dimostrano che, nel bel mezzo dell’estate, l’effetto di riapertura che probabilmente aveva fortemente influenzato i dati di crescita del 2° trimestre del 2012 (i dettagli li conosceremo la prossima settimana) era ancora all’opera nel 3° trimestre del 2012. Ciò sembra confermato da altre parti dell’indagine congiunturale, in particolare dal forte aumento della fiducia dei dettaglianti, che ad agosto è tornata ai livelli pre-Covid.

Le imprese del turismo sono soddisfatte dei livelli di attività attuali, meno degli ordini futuri

La fiducia ha retto meglio nel settore dei servizi, dove l’indice principale ha perso solo mezzo punto. L’effetto riapertura è ancora in gioco anche in questo settore, ma iniziano a emergere alcuni segnali di allarme, in particolare nel settore del turismo (dove mancano ancora i dati ufficiali sugli arrivi per il 3T22). I suoi giudizi sul fatturato attuale sono addirittura in miglioramento, ma la valutazione sugli ordini si ammorbidisce e le aspettative sugli ordini futuri subiscono il secondo crollo consecutivo.

Confortante il rimbalzo della fiducia dei consumatori, che rimane però molto bassa

L’idea che l’effetto di riapertura possa essere continuato durante l’estate è infine supportata da un’altra buona notizia proveniente dal fronte dei consumatori: il rimbalzo della fiducia dei consumatori al livello di giugno. Certo, il livello assoluto dell’indice rimane molto basso (vicino ai minimi del 2020), ma il rimbalzo di agosto segnala che il deterioramento non ha accelerato durante l’estate. La tenuta del mercato del lavoro (aiutata dalle assunzioni legate al turismo) e le forti misure messe in atto dal governo per limitare l’impatto degli shock dei prezzi di gas ed elettricità sui bilanci delle famiglie hanno molto probabilmente sostenuto gli animi dei consumatori.

L’Italia potrebbe riuscire a registrare una contrazione del PIL nel 3° trimestre del 2012, ma non nel 3° trimestre del 2012.

Nel complesso, il rapporto di fiducia di oggi supporta la nostra opinione secondo cui nel 3T22 l’economia italiana potrebbe temporaneamente riuscire a evitare una contrazione del PIL, soprattutto grazie al prolungato effetto di riapertura del turismo. Tuttavia, con la fine della stagione estiva, sospettiamo che sia i servizi che il settore manifatturiero agiranno da freno alla crescita, portando la crescita del PIL in territorio negativo sia nel 4° trimestre del 2012 che nel 1° trimestre del 2013. Per quanto riguarda il 2022, confermiamo la nostra previsione di una crescita media del PIL del 3,3%.