abrdn converte lo storico fondo Asia Pacific Equity in articolo 8 secondo la SFDR

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abrdn ha annunciato la conversione di altri tre fondi azionari ai sensi dell’articolo 8 della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR). Tra questi figura il fondo flagship Asia Pacific Equity Fund (che sarà rinominato Asia Pacific Sustainable Equity Fund), con un AUM di 2 miliardi di dollari, che lo rende uno dei fondi più grandi sul mercato.

Anche il North American Smaller Companies Fund e il Global Innovation Equity Fund sono stati convertiti dal 1° agosto. Questi fondi seguono i 24 fondi SICAV azionari e obbligazionari già convertiti in articolo 8 nell’aprile di quest’anno.

Con la conversione si rafforza ulteriormente il consolidato processo di investimento sostenibile di abrdn, già positivamente orientato verso l’ESG, anche con obiettivi climatici e criteri di esclusione rigorosi. Il quadro aggiornato prevede l’ampliamento formale del processo di screening e l’eliminazione dall’universo d’investimento delle società con un rating ESG negativo. Ogni fondo includerà inoltre obiettivi ESG specifici e un’intensità di carbonio inferiore rispetto al suo benchmark.

Devan Kaloo, Global Head of Public Markets, abrdn, ha commentato:

“Siamo lieti di continuare a perfezionare i nostri prodotti di Investimento Sostenibile, ampliando la nostra gamma in linea con la domanda dei clienti. La gamma Sustainable Investment applica un orientamento positivo ai fattori di sostenibilità forti o in miglioramento, offrendo agli investitori maggiori opportunità di investire in un mondo più sostenibile. La conversione del fondo Asia Pacific si basa sulla lunga tradizione di abrdn, con oltre 30 anni di investimenti ESG in Asia. Il fondo è ben posizionato per cogliere le enormi opportunità derivanti da un periodo cruciale di cambiamento nei mercati asiatici, che stanno vivendo una transizione energetica senza precedenti e un passaggio allo sviluppo sostenibile.”

Pruksa Iamthongthong, Senior Investment Director, abrdn, ha aggiunto:

“La sostenibilità e il clima stanno dominando il panorama degli investimenti dell’APAC. Le aziende asiatiche, grazie al loro vantaggio tecnologico e a un contesto politico ed economico favorevole, saranno parte integrante dell’agenda globale per il cambiamento. Sebbene l’opacità dei dati relativi all’ESG in Asia abbia rappresentato una sfida, le aziende stanno apprezzando sempre di più il valore che le politiche ESG possono apportare, soprattutto in Cina. Questo è confermato dai cambiamenti positivi che vediamo in alcune società di qualità: gli standard si stanno evolvendo, la trasparenza sta migliorando, i regolamenti sui comportamenti sociali e ambientali sono molto più efficaci e, soprattutto, il dialogo tra società e investitori è migliore rispetto a 5-10 anni fa. La conversione del nostro Asia Pacific Sustainable Equity Fund ci consente di cogliere queste opportunità e di aiutare gli investitori a svolgere un ruolo attivo nella mobilitazione di capitali per la costruzione di un’Asia più verde”.