Nuveen Glennmont Partners raccoglie 250 milioni di euro per la sua seconda strategia di credito per la transizione energetica

-

Glennmont Partners di Nuveen Infrastructure, società di gestione leader nel settore delle infrastrutture per le energie pulite a livello mondiale, ha annunciato il lancio della sua strategia Energy Transition Enhanced Credit II (ETEC II).

La strategia, che ha raccolto 250 milioni di euro, è la seconda strategia di credito per la transizione energetica di Glennmont e punta a investimenti in energie rinnovabili e in infrastrutture sostenibili. Il forte aumento delle opportunità di investimento è un elemento a favore per questa strategia, nel momento in cui il settore delle infrastrutture per la transizione energetica ha superato la capacità di 5,5 trilioni di euro.

ETEC II farà leva sull’esperienza maturata con la prima strategia di credito per la transizione energetica, del valore di 200 milioni di euro, di Glennmont, che ha investito in 150 operazioni di finanziamento nel settore delle energie rinnovabili e che ha contribuito a generare valore per gli investitori in modo continuativo.

Dal lancio della strategia precedente a ETEC II, le opportunità di prestito primario e i portafogli di prestiti secondari sono in costante aumento sul mercato, per la necessità di investire in infrastrutture per le energie verdi, in un contesto in cui le banche devono fare i conti con vincoli più restrittivi dal punto di vista dei requisiti patrimoniali e con le esigenze di ribilanciamento dello stato patrimoniale.

ETEC II punterà a capitalizzare le crescenti opportunità di sostegno alla transizione verso energie e infrastrutture verdi. La strategia punta inoltre a incentivare la diffusione delle tecnologie rinnovabili, quali eolico onshore e offshore e fotovoltaico.

Scott Lawrence, Partner di Glennmont Partners di Nuveen Infrastructure, ha commentato:

“Nonostante i finanziamenti per la transizione energetica nell’Europa occidentale tra il 2010 e il 2020 abbiano superato i 550 miliardi di euro,2 secondo le previsioni del G20 il capitale investito complessivamente in infrastrutture pubbliche e private dovrà raggiungere la quota di 5 trilioni di euro tra il 2021 e il 2030.

Le prospettive per gli asset legati al settore energetico si confermano solide in un contesto in cui l’inflazione, causata principalmente dall’aumento dei prezzi dell’energia, sembra essere destinata a durare, un aspetto importante che lascia prevedere un futuro più positivo per le società finanziate attive nel settore energetico”.

Claudio Vescovo, Fund Manager di Nuveen Infrastructure Glennmont Partners ha aggiunto:

“Siamo lieti di poter offrire agli investitori la possibilità di colmare il ritardo nella transizione energetica, fornendo al contempo rendimenti diversificati che traggono vantaggio dall’inflazione.”