L’AI al servizio del risparmio energetico: i professionisti della transizione ecologica nel settore Telco

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Anche le reti 5G hanno un impatto negativo sull’efficienza energetica, ma c’è un modo per massimizzare le prestazioni con un consumo energetico ridotto al minimo. Come? Attraverso l’intelligenza artificiale, l’automazione e il machine learning.

“Inflazione e crisi economica – dichiara Luca Balbo, Executive Manager della divisione ICT & Digital di Hunters, brand di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale – possono avere un impatto molto negativo, in termini di aumento di costi, anche sul settore Telco. Per non rischiare di compromettere il proprio business, le aziende dovranno necessariamente spostarsi verso quello che potremmo definire uno sviluppo sostenibile della rete, modernizzandola e implementando il 5G su vasta scala. Intelligenza artificiale, automazione e machine learning saranno le tre parole chiave del futuro del settore e contribuiranno, in modo determinante, alla massimizzazione delle prestazioni e alla riduzione dei consumi. Tutto questo, naturalmente, avrà un impatto anche a livello di occupazione: le aziende del settore cercheranno esperti di Intelligenza Artificiale al fine di ridurre gli sprechi e aumentare l’efficienza delle reti 5G. Oggi c’è un grande sforzo per sviluppare modelli predittivi che prevedano in anticipo le possibili perdite di efficienza, ma paradossalmente questo sforzo può essere inefficiente dal momento che non tutto è prevedibile a priori. La resa è incerta, lo sforzo invece è certo. L’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning invece gestiscono i sistemi di trasmissione adattando in tempo reale i parametri alle mutevoli necessità, solo quando realmente richiesto.

Chi sono i professionisti della transizione ecologica nel settore Telco. Nell’ultimo anno – secondo uno studio condotto da Hunters Group – è cresciuta del 35% la richiesta di professionisti green da parte delle aziende che operano nel settore delle telecomunicazioni. Le maggiori opportunità, in questo momento, sono per:

  • Software Engineer per progetti di sviluppo machine learning, con background statistico, informatico o matematico, talvolta anche fisici. I linguaggi più richiesti sono Python e Java. Per queste figure si offrono retribuzioni annue lorde non inferiori a 50.000 euro e che possono arrivare fino a 80.000 euro.
  • Data Engineer perché per aumentare l’efficienza non si può prescindere dallo studio dei dati. Parliamo di informatici e statistici, con stipendi che non sono mai inferiori ai 50.000 euro lordi all’anno.
  • Project Manager con background tecnologico e conoscenza del mondo reti, ma anche con una forte capacità di interfacciarsi con stakeholders che in azienda si occupino dell’efficienza energetica, R&D e Operations, ovvero comparti che diversamente potrebbero non riuscire a lavorare in maniera sinergica.

Anche per queste figure la RAL è interessante: partiamo dai 40.000 euro per i più junior (che comunque non possono certo essere dei neolaureati), per arrivare agli 80.000 euro per chi gestisce progetti cruciali. Il background di un Project Manager è comunque tecnico, quindi potrebbe essere un ex Software engineer o Data Engineer.