2022, un anno da record per il mercato dell’arte

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Il 2022 si è chiuso in positivo per il settore dei beni da collezione e di investimento, con una stagione di incanti da incorniciare soprattutto per i segmenti dell’arte impressionista, moderna e contemporanea. Numerosi sono stati, infatti, i risultati d’asta incoraggianti che hanno confermato la definitiva ripresa del mercato, nonostante le iniziali preoccupazioni legate al contesto politico ed economico internazionale.

Da Christie’s le performance migliori

 

Visionary: The Paul G. Allen Collection, courtesy: Christie’s

 

Per Christie’s è stato un anno particolarmente brillante e significativo, culminato con la vendita della collezione d’arte del cofondatore di Microsoft Paul Allen. Forte di una percentuale di venduto pari al 100%, l’asta ha registrato un fatturato di 1,6 miliardi di dollari e una serie di record senza precedenti che le hanno attribuito l’appellativo di the biggest sale in auction history.

Prima ancora, a maggio, la sede parigina di Christie’s si è distinta per la vendita di un inedito disegno di Michelangelo, Giovane nudo (da Masaccio) circondato da due altre figure, riscoperto in una collezione privata francese nel 2019. Con i suoi 23 milioni di euro di aggiudicazione, questa single-lot sale ha stabilito un record per l’artista rinascimentale.

La top ten  delle aggiudicazioni

 

Andy Warhol, Shot Sage Blue Marilyn, 1964, courtesy: Christie’s

 

Nel 2022 sul gradino più alto del podio trova posto Andy Warhol, la cui Shot Sage Blue Marilyn è stata aggiudicata da Christie’s nel mese di maggio per 195,04 milioni di dollari. Il dipinto, considerato una delle icone del Novecento, è diventato così la più costosa opera d’arte contemporanea mai aggiudicata finora.

 

Georges Seurat, Les poseuses, Ensemble (Petite version), 1888, courtesy: Christie’s

 

Le successive sei posizioni della lista sono occupate da dipinti provenienti dalla già citata collezione Paul Allen. Al secondo posto, infatti, si colloca la tela Les poseuses, Ensemble (Petite version) di Georges Seurat, battuta per 149,24 milioni di dollari, segnando un nuovo record per il pioniere del puntinismo. All’opera, versione più minuta di una tela conservata presso la Barnes Foundation di Philadelphia, spetta la medaglia d’argento nelle aggiudicazioni di questo 2022.

 

Paul Cézanne, La montagne Sainte-Victoire (1888-90), courtesy: Christie’s

 

In terza posizione Paul Cézanne, il quale ha raddoppiato il suo precedente record d’asta grazie alla vendita di una versione della sua Montagne Sainte-Victoire che ha raggiunto i 137,8 milioni di dollari.

Seguono Vincent Van Gogh – 117,18 milioni di dollari per Verger avec cyprès (1888) – e Paul Gauguin, la cui Maternité II (1899) si è distinta per un’aggiudicazione di 105,73 milioni di dollari. Nuovi record personali anche per Gustav Klimt, con la tela Birch Forest (1903) battuta per 104,58 milioni di dollari, e Lucian Freud: $ 86,265,000 per Large Interior, W11 (after Watteau) dipinto tra il 1981 e il 1983. In ottava posizione torna Andy Warhol con il monumentale White Disaster [White Car Crash 19 Times] (1963) battuto da Sotheby’s per $ 85,350,000. Al nono posto fa capolino Jean-Michel Basquiat con un Untitled (1982) proveniente dalla collezione dell’imprenditore giapponese Yusaku Maezawa ed aggiudicato da Phillips per 85 milioni di dollari. Chiude la top-ten René Magritte il cui Empire des lumières (1961), venduto da Sotheby’s lo scorso marzo per 79,24 milioni di dollari, ha segnato un nuovo record per l’artista surrealista.

Il ritorno definitivo delle fiere d’arte

 

TEFAF Maastricht, Ph: Michael Adair

 

Il 2022 ha visto un ripristino della normalità anche nell’ambito delle fiere d’arte. Eventi come Art Basel e Frieze London hanno confermato il loro appuntamento annuale superando le regole imposte dall’emergenza pandemica, ad esempio il distanziamento sociale. Altre manifestazioni, come Frieze Seoul e Paris + par Art Basel, hanno invece fatto il loro debutto, registrando un notevole successo in termini di vendite, a fronte di una vasta rappresentanza di gallerie e collezionisti. Da citare anche TEFAF Maastricht che, nella prima edizione post-pandemia, si è distinta per un furto avvenuto in pieno giorno presso lo stand di uno degli espositori, specializzato in gioielleria.

Quale futuro per gli NFT?

Mentre il mercato dell’arte tradizionale ha dimostrato la sua solidità, nuove categorie come la crypto art stanno prendendo uno spazio sempre maggiore. Già nel 2021 il digital artist americano Beeple si è collocato tra gli artisti viventi più quotati grazie all’opera NFT Everydays, aggiudicata da Christie’s per 69 milioni di dollari. Nella prima metà del 2022, il report di Art Basel e UBS ha confermato l’interesse dei collezionisti nei confronti dell’universo dell’arte digitale. Da allora, tuttavia, si è iniziato a parlare di un “crypto winter” in riferimento al crollo, nel novembre 2022, di FTX, una delle più diffuse criptovalute. Dunque, se la popolarità degli NFT registrata lo scorso anno sembra in parte superata, non resta che attendere per sapere quale sarà il verdetto nell’anno che verrà.