Banca del Giappone: una mossa che aiuterà l’azionario

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Sono state accumulate posizioni speculative, nell’aspettativa che la Banca del Giappone continui a mantenere la sua politica monetaria ultra-allentata.  Ciò ha comportato delle difficoltà quando il Ministero delle finanze è intervenuto sui mercati valutari a settembre e ottobre.  Ora, con questo cambiamento di politica, penso che i cambi speculativi come Y150/$ non torneranno.

Quest’anno, il mercato ha scontato il rischio di mantenere questa politica che ha avuto un impatto indesiderato sulla valuta, sui prezzi degli asset e sui prezzi al consumo.  La modifica della politica sarà quindi considerata una notizia positiva, in quanto il meccanismo di mercato, e non la speculazione, potrà nuovamente fissare i prezzi.

Per quanto riguarda gli investimenti azionari, è positivo vedere che le banche e le assicurazioni stanno fungendo da buone coperture.  Si tratta di due settori che hanno ancora valutazioni estremamente convenienti e che continueranno a fornire un buon rialzo. Anche le altre imprese nazionali dovrebbero trarre beneficio, visto che si assisterà ad un miglioramento del potere d’acquisto dei consumatori.  Sebbene la reazione iniziale degli esportatori sia stata negativa, le differenze previste tra i tassi d’interesse suggeriscono che lo yen dovrebbe rimanere basso, intorno a 130 yen, con una forbice tra 15 e 20 yen, inferiore a quella degli ultimi dieci anni. A questi livelli, gli esportatori possono rimanere competitivi rispetto agli altri operatori mondiali.   Nel complesso, quindi, pensiamo che queste decisioni siano positive per l’azionario giapponese

Dovrebbe esserlo ancora di più per gli investitori stranieri, in quanto la valuta potrebbe offrire un ulteriore rialzo. Vale la pena sottolineare che il rapporto Y130/$ e l’attuale curva dei rendimenti rendono ragionevole per gli investitori nazionali l’acquisto di obbligazioni in yen per far fronte alle proprie passività.  Il settore immobiliare è una delle poche aree di preoccupazione, in quanto i costi di finanziamento stanno aumentando e il cap rate è già molto stretto.  Non sono sicuro di chi paghi il prezzo più alto. Kuroda ha chiarito che la decisione non è il primo passo per la normalizzazione delle politiche, ma che si tratta di mantenere in funzione i meccanismi di mercato in modo che l’impatto della politica monetaria allentata continui a funzionare. Kuroda si rende conto che questa spiegazione è incoerente con le sue precedenti dichiarazioni, quindi il mercato la vedrà come il primo passo.

Alcuni potrebbero esagerare e dire che è la fine dell’Abenomics, ma non c’è alcun timore di un’inflazione elevata; e crediamo che questo significhi che la BOJ può continuare a mantenere una politica allentata ed evitare gli shock. Lasciare la possibilità di un inasprimento o di un allentamento dovrebbe essere visto positivamente  dal nuovo governatore.  Sebbene si preveda una certa volatilità nel breve termine, in quanto questa decisione richiederà del tempo per essere digerita, dovrebbe essere molto positiva per il mercato nel suo complesso, in quanto eliminerà i prezzi irragionevoli come Y150/$, il multiplo estremamente alto o il tasso di cap ultra basso.