Green, Social e Sustainability Bonds: tra le attività verdi in più rapida crescita EV e colonnine

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MainStreet Partners, società londinese specializzata in ESG e Portfolio Analytics, ha pubblicato oggi la quarta edizione del report trimestrale sulle obbligazioni GSS. In questa edizione vengono affrontati i fattori più importanti del mercato delle emissioni GSS e dei fondi di investimento in GSS bonds.

Dal 2010, grazie ad un database proprietario di GSS Bond, MainStreet Partners ha messo a disposizione degli investitori diversi strumenti utili per misurare e gestire rischi e KPI di sostenibilità. Le tipologie di prodotti creati da MainStreet Partners sono principalmente relative a:

  • Bond Ratings – I GSS Bond vengono analizzati seguendo un framework proprietario che fa leva su analisi dell’emittente e su considerazioni specifiche per ogni bond;
  • Risultati d’Impatto – Vengono aggregati, e normalizzati, i dati di impatto riportati dagli emittenti di bond GSS rispetto a variabili ambientali e sociali;
  • Allineamento della tassonomia europea – I progetti ambientali finanziati dai GSS Bond sono misurati in base ai criteri tecnici normativi. Come i ‘Bond Ratings’ ed i ‘Risultati d’Impatto’, il dato può essere aggregato a livello di portafoglio e fornire un’indicazione quantitativa sul proprio livello di sostenibilità.

Focus sul settore automobilistico

La pubblicazione fornisce un’ampia panoramica su 2 temi: la riclassificazione dei fondi GSS e l’utilizzo dei proventi dei Green Bond – sempre più utilizzati per finanziare la transizione del settore automobilistico.
Le recenti riclassificazioni di diversi fondi da “articolo 9” a “articolo 8” (secondo l’SFDR) hanno messo in ombra miliardi euro investiti in attività sostenibili. Allo stesso tempo, stanno anche fornendo enormi opportunità commerciali per i gestori di fondi che invece misurano e riportano risultati d’impatto ambientale e di allineamento della Tassonomia Europea.
In base alle nostre analisi, tra le attività verdi in più rapida crescita, e più attinenti alla Tassonomia Europea, ci sono veicoli elettrici (EV) e colonnine di ricarica per EV. È quindi sempre più chiaro come, sia la regolamentazione che il mercato, stiano scoprendo il ruolo cardine ed i benefici di una transizione sistemica del settore automobilistico.

Punti principali del Report

  • Nel 2022 l’emissione di GSS Bond è stata piuttosto volatile: in alcuni mesi abbiamo registrato poco più di 15 miliardi di euro in nuovi GSS Bond, mentre in altri oltre 60 miliardi di euro;
  • Sulla base di un largo campione di fondi GSS Bond, il 37% è ad oggi etichettato come articolo 8 (SFDR). Le numerose riclassificazioni di fondi da articolo 9 hanno lasciato solo a pochi gestori l’opportunità di vantare un solido profilo sostenibile;
  • Nel 2022, le obbligazioni GSS emesse da società nel settore auto hanno rappresentato il 19% dei GSS Bond da società non finanziarie, un massimo storico, in forte aumento rispetto al 4% del 2020 ed al 7% del 2021;
  • Nonostante le vendite veicoli elettrici siano aumentate del 75% su base annua nella prima metà del 2022, sarà necessario superare diversi ostacoli per effettuare una transizione rapida ed efficace del settore. Tra le priorità per i produttori di auto che emettono GSS Bond abbiamo riscontrato in modo particolare le infrastrutture di ricarica ed il processo di internalizzazione delle catene di approvvigionamento. Volkswagen, Ford e General Motors sono solo alcune delle grandi aziende che hanno emesso GSS Bond nel quest’anno.

Commentando i risultati, Max Roper, Analista di MainStreet Partners, ha affermato: “1 obbligazione su 5 del settore non finanziario quest’anno è venuta dal settore auto, senza neanche considerare l’apporto positivo delle Utility per quanto riguarda le colonnine di ricarica. Le categorie di proventi come produzione di veicoli elettrici e di batterie sono parte integrante della Tassonomia Europea, e saranno quindi sempre più rilevanti per il mercato dei green bond.

Guardando, invece, all’insieme dei Green Bond sul mercato, le attività legate all’energia rinnovabile fanno ancora da padrone. Le nostre analisi rilevano come i Green Bond siano in media allineati al 70% alla Tassonomia Europea – il 30% viene da progetti legati alle rinnovabili.
In ultima istanza, riteniamo che i fondi che hanno un’importate attenzione verso i GSS Bond possano fare leva su un forte allineamento tassonomico e giustificare così le proprie credenziali di sostenibilità. Trasparenza e dati sono, e continueranno a essere, una caratteristica essenziale dei Green Bond”.