La “Blue economy” potrebbe diventare il tema ESG del 2023

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Negli ultimi anni si è prestata molta attenzione alla deforestazione, che è alla base dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità e del degrado delle risorse naturali. Pur essendo importante, riteniamo che l’attenzione e l’azione debbano essere rivolte anche ai nostri ecosistemi marini e d’acqua dolce, che comprendono oceani, mari, coste e risorse d’acqua come laghi e fiumi.

La “blue economy”

“Blue economy” è un termine emerso negli ultimi anni per descrivere l’uso sostenibile delle risorse oceaniche e d’acqua dolce per la crescita economica, il miglioramento dei mezzi di sussistenza e dei posti di lavoro, preservando al contempo la salute di questi ecosistemi. Riteniamo che una gestione sostenibile delle acque dolci e marine sia fondamentale per svolgere un ruolo chiave nel mantenimento di un clima stabile. Secondo uno studio pubblicato dalla NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), l’oceano assorbe circa il 31% delle emissioni di CO2 rilasciate nell’atmosfera.

Nel 2020, BlueBay ha scelto Blue Marine Foundation (Blue Marine) come uno dei partner aziendali per progetti di beneficenza. Blue Marine si dedica al ripristino della salute degli oceani affrontando il problema della pesca intensiva e sostenendo la campagna globale che chiede la protezione di almeno il 30% degli oceani entro il 2030. Le nostre donazioni hanno contribuito alla creazione di BLUE Economics, un team specializzato all’interno di Blue Marine che sta quantificando il valore reale dell’economia blu, il costo della pesca intensiva e lo sviluppo di nuovi modi per indirizzare su scala il capitale verso la protezione e il ripristino degli oceani.

Investire nella “blue economy”

Investire nella “blue economy” è un’area che rientra nel nostro tema legato al pianeta, “favorire un’economia circolare”. Finora le opportunità di investimento sono state limitate in termini di emittenti idonei. Tuttavia, riteniamo che l’emergere del mercato delle obbligazioni con etichetta ESG rappresenti un’opportunità potenzialmente importante per gli investitori obbligazionari di sostenere in modo unico le imprese, gli enti sovrani, sovranazionali e agenzie (SSA), dove i cosiddetti “blue bond” potrebbero convogliare il capitale verso tali finalità.

Continuare, insieme ad altri, a portare avanti un’attività di engagement e a lavorare con organizzazioni e iniziative come Blue Marine, sarà importante per dare slancio alla protezione dei nostri oceani e garantire la prosperità economica e sociale. Ora, temi come la natura e la biodiversità sono saldamente all’ordine del giorno. Il riconoscimento della natura e della biodiversità come rischi sistemici e la loro interconnessione con il cambiamento climatico hanno fatto sì che questo diventasse il tema ESG più importante del 2022.

Una fonte di rendimento di lungo termine

Nel 2023 ci aspettiamo che le aziende, le istituzioni finanziarie e i governi parlino di più – e prendano più iniziative – riguardo alla natura e alla biodiversità. Riteniamo che le considerazioni ESG continuino ad essere un importante motore dei rendimenti degli investimenti a lungo termine, sia dal punto di vista della mitigazione del rischio che delle opportunità. Al di là di questo fattore primario, incorporare i criteri ESG nelle pratiche di investimento può avere il vantaggio secondario di contribuire alla salvaguardia del nostro futuro comune.