TikTok. ByteDance intende rivelare chi ha utilizzato l’intelligenza artificiale generativa per i propri video

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TikTok sta sviluppando video divulgativi generati dall’intelligenza artificiale mentre i deepfake aumentano

ByteDance

ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok, ha deciso di allargare i propri orizzonti; in un mondo social sempre più rapido e con legislatori sempre più affamati di regolamentazione si muove per creare qualcosa di nuovo. Alcuni video virali di TikTok potrebbero presto mostrare un nuovo tipo di etichetta: quella creata dall’intelligenza artificiale. L’app di proprietà di ByteDance sta sviluppando uno strumento per i creatori di contenuti per rivelare che hanno utilizzato l’intelligenza artificiale generativa per realizzare i loro video.
La mossa arriva mentre le persone si rivolgono sempre più a video generati dall’intelligenza artificiale per l’espressione creativa, il che ha scatenato battaglie sul copyright e preoccupazioni sulla disinformazione.

Deepfake

Attualmente non è così facile creare un video deepfake ben fatto, non basta premere un pulsante. Occorrono competenze molto particolari e difficili da acquisire, senza le quali al massimo si può usare un’app di deepfake per creare una versione approssimativa e facile da riconoscere. Il problema, quindi, è piuttosto quanto sia facile riconoscere un deepfake, in modo da non cadere nei tranelli della disinformazione o delle truffe informatiche. Almeno per ora, siamo ancora lontani dal momento in cui chiunque potrà scaricare un software per creare video deepfake di qualità, ma meglio stare in guardia.

In precedenza, le regole di TikTok sui deepfake erano limitate a una semplice frase di una riga che vietava i contenuti che potevano “fuorviare gli utenti distorcendo la verità degli eventi [o] causare danni significativi all’oggetto del video”. Ora, la società afferma che tutti i contenuti realistici generati e modificati dall’intelligenza artificiale devono essere “chiaramente divulgati” come tali, nella didascalia del video o come sovraimpressione e affermava che non avrebbe consentito alcun media sintetico “che contenga le sembianze di qualsiasi personaggio privato reale” o che mostri un personaggio pubblico che approva un prodotto o viola le altre politiche dell’app (ad esempio, i suoi divieti sull’incitamento all’odio). L’azienda definisce i personaggi pubblici come chiunque abbia almeno 18 anni di età con “un ruolo pubblico significativo, come un funzionario governativo, un politico, un dirigente d’azienda o una celebrità”.

I contenuti generati dall’intelligenza artificiale sono aumentati in popolarità su TikTok, grazie soprattutto alla più ampia disponibilità di strumenti di clonazione della voce AI che rendono facile imitare la voce di qualcuno. Questi strumenti hanno creato nuovi sottogeneri di contenuti, spesso incentrati sul collocare personaggi pubblici.

In conclusione, TikTok afferma che tutti i deepfake generati dall’Intelligenza Artificiale devono essere “chiaramente segnalati”. Le politiche sui contenuti dell’app vengono aggiornate a mano a mano che cresce la pressione politica sulla società madre cinese ByteDance.