Up2Stars. Intesa Sanpaolo per valorizzazione e crescita delle startup innovative in Italia 

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Parte la seconda edizione di “Up2Stars”, il programma ideato da Intesa Sanpaolo dedicato alla valorizzazione e alla crescita delle startup innovative in Italia e a favorire il processo di trasferimento tecnologico verso le PMI.

Dopo il successo della prima edizione – con oltre 600 startup candidate – Intesa Sanpaolo rinnova il programma ampliando le partnership e il network di collaborazioni con il coinvolgimento, oltre che di soggetti appartenenti al mondo accademico e imprenditoriale, dei Centri Nazionali di Ricerca cui Intesa Sanpaolo partecipa in qualità di socio fondatore delle singole Fondazioni di riferimento – dei Partenariati Estesi e dei 9 Poli di innovazione europei (EDIH). Ulteriore novità della seconda edizione di Up2Stars è la prospettiva internazionale del programma, grazie alla struttura di internazionalizzazione di Intesa Sanpaolo ed alla collaborazione con il Centro di Innovazione Italiano a San Francisco, istituito presso INNOVIT Italian Innovation and Culture Hub.

Up2Stars

Prima call della nuova edizione  dedicata alla selezione delle startup attive nel settore WaterTech. Le startup interessate potranno presentare la propria candidatura entro l’11 giugno 2023 tramite la pagina dedicata su www.intesasanpaolo.com/it/business.html.

Virginia Borla, Executive Director Business Governance Banca dei Territori Intesa Sanpaolo“Crescita e innovazione del sistema imprenditoriale sono obiettivi essenziali per Intesa Sanpaolo, banca di riferimento per PMI e startup italiane. La nostra strategia si basa su ascolto e soluzione delle esigenze delle imprese. Da un lato sosteniamo lo sviluppo del sistema produttivo tradizionale, dall’altro interveniamo sulle leve di competitività attraverso l’innovazione tipica delle startup, in linea con gli obiettivi fulcro del PNRR. A fronte del successo riscosso dalla prima edizione di Up2Stars, con oltre 600 candidature e più di 100 imprese e investitori coinvolti tra selezione e Demo Day, rinnoviamo il programma estendendo la collaborazione ai Centri Nazionali di Ricerca e ai Partenariati Estesi, ed ampliando l’orizzonte delle startup grazie a prospettive di internazionalizzazione, con la creazione di un ampio ecosistema dell’innovazione”.

Analisi sull’ecosistema dell’innovazione in Italia

a cura della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo e di Trends and Technologies di Intesa Sanpaolo Innovation Center.

Sebbene il nostro Paese non occupi i primi posti nelle classifiche internazionali sui temi di innovazione e digitalizzazione, collocandosi sotto la media europea, tuttavia l’ecosistema italiano dell’innovazione dimostra una crescente dinamicità. Secondo l’European Innovation Scoreboard 20221 , l’Italia si posiziona infatti tra i paesi che sono considerati solo “moderatamente innovatori”, subito dopo Estonia, Slovenia e Repubblica Ceca. Ai primi posti tra i paesi leader nei processi di innovazione, si trovano le nazioni del Nord Europa, seguite, dai paesi “innovatori intensi”, dove si collocano Irlanda, Austria, Germania, Francia, Cipro e Lussemburgo.

Anche analizzando l’indice che misura il grado di innovazione di un paese analizzando oltre 30 indicatori DESI (Digital Economy and society Index) della Commissione Europea, si approfondisce il processo di digitalizzazione di un sistema economico: l’Italia si posiziona al 18° posto, sotto la media europea.
Il nostro Paese sconta in particolare un ritardo in termini di competenze: la quota di persone con un’educazione terziaria sul totale della forza lavoro è pari al 12,4% (media 2017-2021), circa 6 punti percentuali in meno rispetto a quanto osservato nell’Unione Europea. Anche il dato sulle persone occupate in ambito scientifico-tecnologico conferma il ritardo italiano, con una quota del 18,4% sul totale della forza lavoro, a fronte di una percentuale europea pari a circa il 23%. L’Italia mostra un gap anche in termini di investimenti in Ricerca e Sviluppo rispetto ai principali competitor europei.

Negli ultimi anni si è assistito nel nostro Paese ad un’accelerazione degli investimenti digitali e in nuove tecnologie (hardware ICT, software, R&S), volti a supportare il processo di rinnovamento del sistema produttivo, a promuovere la digitalizzazione dell’intero sistema economico e sociale e infine a introdurre nuovi modelli di business. L’evoluzione degli investimenti digitali è stata più intensa di quella che si è osservata per gli investimenti totali: nel 2022 gli asset digitali si sono posizionati su livelli del 35% superiori a quelli del 2012, meglio di quanto osservato a livello complessivo.