Made in Italy: valorizzazione, promozione, tutela. Disegno di legge e Fondazione Imprese e Competenze

Federica Di Bari -
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di Federica Di Bari

Il disegno di legge

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che mira all’introduzione di disposizioni organiche per “la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy”. L’obiettivo, si legge nel comunicato stampa, è quello di “valorizzare e promuovere le produzioni di eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali come fattori da preservare e trasmettere per la crescita dell’economia del Paese”. Il tutto, coerentemente con i valori che si stanno affermando negli ultimi anni: sostenibilità ambientale, salvaguardia delle peculiarità artigianali, inclusione sociale e non discriminazione tra le imprese.

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In sostanza, il provvedimento prevede una serie di misure ed iniziative che intendono dotare il Made in Italy di nuove risorse, nuove competenze e nuove tutele.

Nasce il Liceo del “Made in Italy”

Nell’ambito dell’istruzione, il disegno di legge prevede l’istituzione del Liceo del “Made in Italy”. Nel corso di studi si promuoveranno le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana.

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In realtà, non si pensa alla creazione di un nuovo indirizzo liceale, ma ci si sta orientando verso la modifica del Liceo delle Scienze Umane, con l’inserimento dell’indirizzo “economico sociale”. Si tratterebbe, in sostanza, di aggiungere alcune materie al corso di studi attuale, a partire dal terzo anno. Un percorso che fornirà agli studenti competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato, tutte mirate alla valorizzazione dei singoli settori produttivi italiani e delle specifiche vocazioni territoriali. Nella prima bozza del disegno di legge, si parla di “economia e gestione delle imprese del Made in Italy”, “modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare”, “Made in Italy e mercati internazionali”. Nel disegno di legge il governo prevede di far partire il corso di studi così modificato dall’anno scolastico 2024/2025.

Inoltre, il disegno di legge prevede anche l’istituzione della “Fondazione Imprese e Competenze”, con il compito di promuovere la collaborazione tra le aziende e il Liceo del Made in Italy, per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro degli studenti che si sono diplomati presso quel corso di studi (a questo link maggiori dettagli).

Giornata nazionale del “Made in Italy”

Si prevede anche l’istituzione di una giornata nazionale del Made in Italy il 15 aprile di ogni anno, “compleanno” di Leonardo da Vinci, per celebrare la creatività e l’eccellenza italiana presso le istituzioni, le scuole e i luoghi di produzione.

Maggiore tutela ai prodotti italiani

Sempre più spesso sui prodotti sono applicate diciture “Made in Italy” sebbene di italiano abbiano ben poco. Per questo motivo, tra le altre misure, il disegno di legge si propone di introdurre norme, anche di natura penale, che assicurino la riconoscibilità e la provenienza dei prodotti italiani.

Innanzitutto, si intende promuovere l’adozione di un contrassegno ufficiale di attestazione dell’origine italiana delle merci, apponibile, su base volontaria, dalle imprese sui beni prodotti sul territorio nazionale. Processo che sarà semplificato anche grazie all’uso delle nuove tecnologie, che permetteranno la tracciabilità dei prodotti tramite l’istituzione di un catalogo nazionale con i requisiti fissati dall’European Blockchain Service Infrastructure (EBSI).

Lotta alla contraffazione

Inoltre, con il disegno di legge il Governo dichiara una vera e propria lotta alla contraffazione. Si procederà ad una riorganizzazione delle competenze degli uffici giudiziari, per garantire la specializzazione dei magistrati in materia di lotta alla contraffazione; si istituirà l’aumento delle sanzioni amministrative pecuniarie per gli illeciti di acquisto e introduzione di prodotti contraffatti, con una conseguente modifica del Codice penale e del Codice di procedura penale, per punire anche coloro che detengono, per la vendita, prodotti contraffatti e per velocizzare e semplificare le operazioni di distruzione della merce contraffatta sequestrata. E ancora: si estenderanno le disposizioni in materia di operazioni sotto copertura ai reati di contraffazione e, dall’altro lato, si incentiverà e valorizzerà la collaborazione prestata dallo straniero nel corso delle indagini per l’identificazione dei produttori e dei distributori delle merci contraffatte.

Con il disegno di legge siamo ancora in una fase embrionale: prima che il testo sia approvato dalle due Camere potrebbero volerci mesi. Ma, nel frattempo, possiamo almeno intuire qual è la direzione verso la quale sta andando il Governo.