Brevetti, modificato il codice della proprietà industriale. Le novità

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La Camera dei Deputati ha approvato nella seduta del 18 luglio il disegno di legge che modifica il Codice della proprietà industriale. Il Provvedimento era stato presentato dal Governo il 16 dicembre 2022 al Senato ed approvato in prima lettura il 2 maggio 2023.

La riforma del sistema della proprietà industriale è prevista dalla Missione 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Come viene sottolineato dal Dossier dei Servizi Studi di Camera e Senato la componente 2 della prima missione (M1C2) è volta a perseguire la digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo.

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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy in una specifica nota pubblicata sul proprio sito evidenzia come si tratta di un traguardo importante che si propone di contribuire ad agevolare l’accesso al sistema della proprietà industriale e rafforza l’importanza dei brevetti, dei marchi e dei disegni all’interno del tessuto produttivo.

Tra le principali previsioni si interviene nei processi di trasferimento tecnologico e di valorizzazione dei brevetti grazie all’abolizione del cosiddetto professor privilege. Il provvedimento prevede infatti che anche in Italia, come nel resto dei principali Paesi occidentali, il brevetto originato dalla ricerca svolta dai ricercatori di Università, Enti pubblici di ricerca, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico sarà di titolarità della struttura. Ciò renderà più agevole i percorsi di trasferimento tecnologico ed anche di valorizzazione delle invenzioni. Oltre vi è la disciplina delle invenzioni che sono generate dall’attività di ricerca finanziata dalle imprese, nell’ottica di massima flessibilità dei rapporti tra queste e le strutture universitarie, sulla base di criteri che saranno fissati entro 60 giorni dal Ministero delle imprese e del Made in Italy di concerto con il Ministero dell’Università e della Ricerca.

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Tra le altre novità introdotte dalla riforma, la possibilità di ottenere una protezione ad hoc per i disegni e i modelli presentati nell’ambito di fiere, nazionali ed internazionali; l’attenzione alla lotta alla contraffazione, con la previsione della possibilità di sequestrare prodotti contraffatti esposti nelle fiere, e il rafforzamento del sistema dei presidi a tutela delle indicazioni geografiche, patrimonio di fondamentale importanza per l’Italia, con l’ampliamento delle ipotesi in cui è possibile attivare il procedimento di opposizione contro marchi imitativi delle DOP.

Altra novità importante fortemente attesa è l’introduzione della possibilità di pagare le tasse di deposito dei brevetti non solo contestualmente alla presentazione della domanda di brevetto, ma anche successivamente, aspetto questo di particolare interesse per le imprese anche in un’ottica di attrazione degli investimenti.