L’Ivass pubblica chiarimenti su preventivatore pubblico Rc auto

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Con specifica Lettera al mercato l’Ivass ha fornito opportuni chiarimenti sulla pubblicizzazione del servizio Preventivass sul sito delle imprese finalizzati alla migliore comprensione da parte dell’utenza dell’operatività del preventivatore e delle finalità del contratto base.

In merito al posizionamento dell’informativa prescritta, nel richiamare integralmente il contenuto della disposizione, si precisa che, essendone prevista la presenza “… nella pagina principale del sito internet – … – con modalità espositive che ne consentano l’immediata individuazione”, possono risultare rispondenti al dettato normativo collegamenti (attivabili mediante appositi buttom) che, richiamando in maniera ben visibile il Preventivatore Pubblico o Preventivass, reindirizzino ad altre pagine o sezioni del sito internet dell’impresa in cui vengono fornite le informazioni dovute.
Per quanto riguarda il contenuto dell’informativa si ritiene vada in primo luogo chiarita all’utenza la tipologia del servizio erogato da Preventivass, ovvero il servizio di comparazione informativa on line sulle tariffe r.c. auto da contratto base, fornendo al riguardo gli elementi conoscitivi minimi sul predetto contratto base.

L’Autorità di Vigilanza invita quindi le imprese a esporre sulla propria home page collegamenti relativi al preventivatore pubblico ben visibili mediante i quali gli utenti possano agevolmente accedere a pagine o sezioni del sito contenenti un’informativa dettagliata su Preventivass, sul contratto base e sulle sue finalità e collocare il link al Canale “Brandizzato” di Preventivass in maniera distinta e successiva all’informativa chiarendo che, attraverso detto collegamento, gli utenti possono ottenere “… il solo preventivo dell’impresa al cui sito internet è stato effettuato l’accesso”.

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Con riferimento alla mancata emissione dei preventivi per “dato mancante” l’Ivass sottolinea che ogni richiesta di preventivo trasmessa alle imprese è di per sé completa di tutte le informazioni previste dal Modello Elettronico, inclusi i dati estratti dalle Banche Dati gestite da ANIA (SIVI, SITA, ATRC) integrati dal set informativo fornito da Infocar/Infobyke.
Le imprese, pertanto, sono tenute a riscontrare le richieste di preventivo sulla base delle informazioni contenute nel dataset di richiesta.

Come più volte ribadito in sede tecnica, prosegue l’Autorità di Vigilanza, non è necessario né opportuno procedere all’ulteriore consultazione delle Banche Dati ANIA. Agendo in modo contrario, infatti, le imprese ottengono, nel migliore dei casi, gli stessi dati già trasmessi dal Modello Elettronico o, laddove utilizzino chiavi di consultazione diverse da quelle ufficialmente adottate da Preventivass, informazioni discordanti, fattore riscontrato di ulteriore complicazione che ha causato l’utilizzo non corretto della segnalazione di “Dato mancante”.

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