Spesa sanitaria italiana sotto la media OCSE

-
- Advertising -

La Fondazione GIMBE ha analizzato il database OECD Stat, aggiornato al 3 luglio 2023 con dati 2022 (o anno più recente disponibile) dei paesi dell’area OCSE per rappresentare la situazione della sanità italiana. La spesa sanitaria pubblica del nostro Paese nel 2022 si attesta al 6,8% del PIL, sotto di 0,3 punti percentuali sia rispetto alla media OCSE del 7,1% che alla media europea del 7,1%. Sono 13 i Paesi dell’Europa che in percentuale del PIL investono più dell’Italia, con un gap che va dai +4,1 punti percentuali della Germania (10,9% del PIL) ai +0,3 dell’Islanda (7,1% del PIL) (figura 1).

In Italia, anche la spesa sanitaria pubblica pro-capite nel 2022, pari a $ 3.255, rimane al di sotto sia della media OCSE ($ 3.899) con una differenza di $ 644, sia della media dei paesi europei ($ 4.128) con una differenza di $ 873. E in Europa sono ben 15 paesi a investire più di noi in sanità, con un gap che va dai +$583 della Repubblica Ceca ($ 3.838) ai +$ 3.675 della Germania ($ 6.930). Il gap con i paesi europei si è ampliato progressivamente dal 2010, a seguito di tagli e definanziamento pubblico, sino a raggiungere $ 590 nel 2019; poi si è ulteriormente esteso negli anni della pandemia quando, a fronte di un netto incremento della spesa sanitaria in Italia, gli altri paesi europei hanno comunque investito più del nostro.

- Advertising -

Al cambio corrente dollaro/euro, sottolinea GIMBE, il gap con la media dei paesi europei dell’area OCSE oggi ammonta ad oltre € 808 pro-capite che, tenendo conto di una popolazione residente ISTAT al 1° gennaio 2023 di oltre 58,8 milioni di abitanti, si traduce nella cifra monstre di oltre € 47,6 miliardi». Andando all’ analisi del trend della spesa pubblica 2008-2022 emergono poi alcuni dati di particolare rilievo. Innanzitutto, negli altri paesi del G7 (eccetto il Regno Unito) la crisi finanziaria del 2008 non ha minimamente scalfito la spesa pubblica pro-capite per la sanità: infatti dopo il 2008 il trend di crescita si è mantenuto o ha addirittura subìto un’impennata. In Italia, invece, il trend si è sostanzialmente appiattito dal 2008, lasciando il nostro Paese sempre in ultima posizione.

In secondo luogo, prosegue GIMBE, l’Italia tra i paesi del G7 è stata sempre ultima per spesa pubblica pro- capite: ma se nel 2008 le differenze con gli altri paesi erano modeste, con il costante e progressivo Infatti, nel 2008 tutti i Paesi del G7 destinavano alla spesa pubblica pro-capite una cifra compresa tra $2.000 e $ 3.500 e il nostro Paese era fanalino di coda insieme al Giappone; nel 2022 mentre l’Italia rimane ultima con una spesa pro-capite di $ 3.255, la Germania l’ha più che raddoppiata sfiorando i $ 7.000.

- Advertising -

Infine, commenta il Presidente «se per fronteggiare la pandemia tutti i Paesi del G7 hanno aumentato la spesa pubblica pro-capite dal 2019 al 2022, l’Italia è penultima poco sopra il Giappone». Ma soprattutto, dopo l’emergenza COVID-19 il gap con gli altri paesi europei del G7 continua a crescere: infatti, nel nostro Paese la spesa sanitaria pubblica nel 2022, rispetto al 2019, è aumentata di $ 625, quasi la metà di quella francese ($ 1.197) e 2,5 volte in meno di quella tedesca ($ 1.540).