IN PRATICA 9 – Il falò dei gonfiabili

-

La Collezione Giuseppe Iannaccone ha inaugurato “Il falò dei gonfiabili”, il nono appuntamento del progetto IN PRATICA che vede protagonista il giovane artista Pietro Moretti (Roma, 1996) in una mostra a cura di Giuseppe Iannaccone e Daniele Fenaroli.

Dopo le presentazioni di Davide Monaldi, Luca De Leva, Andrea Romano, Beatrice Marchi, un collettivo di dieci giovani artisti albanesi in collaborazione con ART HOUSE di Adrian, Melisa e Zef Paci, Cleo Fariselli, Chiara Di Luca insieme ad Aronne Pleuteri, il progetto IN PRATICA torna a offrire lo spazio dello Studio Legale Iannaccone e Associati a un giovane artista emergente, attraverso un processo simile alla “pratica” che svolgono gli avvocati alle prime armi, dandogli la possibilità di confrontarsi con le opere degli artisti già consacrati nel panorama internazionale presenti in Collezione.

Pietro Moretti sceglie di accostare il suo lavoro alle opere della Collezione anni Trenta, svelando nella propria poetica un’inedita vicinanza ad artisti di generazioni molto distanti dalla sua.

I suoi dipinti a olio e i suoi acquerelli, a cavallo tra quotidiano e fantastico, traggono spunto dall’immaginario delle fiabe per riflettere sull’ambivalenza delle emozioni nelle relazioni intime e sulla complessità del desiderio e dell’identità, in particolare nella mascolinità contemporanea. Attraverso un dialogo tra il figurativo e il non figurativo, il suo lavoro enfatizza le incoerenze e l’incompiutezza goffa della rappresentazione pittorica per interrogarsi sull’inattendibilità delle narrazioni e la porosità tra le realtà psicologiche e quelle fisiche.

Il nucleo di nuove opere che espone in questa occasione nasce da una riflessione sulle dinamiche di gruppo maschili adolescenziali, esplorando temi come la complicità, l’amicizia, il desiderio d’appartenenza, l’ambiguità sessuale, l’inadeguatezza, l’alienazione e la ferocia data dall’inconsapevolezza dell’altro.

Il corpo adolescenziale viene mostrato come un organismo che sfugge alla possibilità di controllo, in continua metamorfosi improvvisa e scoordinata, in bilico tra il bambino e l’adulto, tra umano e animale. Nei lavori di Moretti, il mondo animale e il mondo vegetale fanno infatti spesso da contraltare a quello umano, facendosi specchio delle relazioni e dei comportamenti degli esseri umani, talvolta sottolineando un’alterità che rimarrà sempre in parte sconosciuta.

Opera centrale del corpus è Il falò dei gonfiabili (2023), che dà anche il titolo a tutta la mostra, da cui emerge una narrazione che si sviluppa poi negli altri lavori. In una spiaggia di notte un gruppo di ragazzi annoiati e smarriti trova un carrello di un venditore ambulante nascosto dietro una cabina. Se il primo istinto è quello di rubare i gonfiabili che contiene, il leader del gruppo li spinge a bruciarli in un falò. Nel panorama si distingue una città immersa nel sonno, con un edificio abbandonato che ospita una colonia felina. I giocattoli di plastica sembrano ora solo vuote promesse di un passato di apparente ricchezza, mentre la ritualistica violenza di gruppo perde il suo significato, risultando puramente performativa.

 


 

Pietro Moretti (1996, Roma)

Pietro Moretti nasce e cresce a Roma, dove vive e lavora attualmente. Nel 2020 ottiene un Bachelor in Arte presso la Slade School of Art, UCL, Londra.

Tra le sue mostre personali, Il falò dei gonfiabili, Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano, Italia (2023), Le storture del cactus, Galleria Doris Ghetta, Milano, Italia (2023), La carrozza porosa e altri inizi, SARP, Palazzo Previtera, Linguaglossa, Italia (2022), Il rossore dell’asino, Doris Ghetta, Garasc, Ortisei, Italia (2022), e una partecipazione nella sezione Solo show di Roma Arte in Nuvola, Unosunove, Roma (2022).

Ha partecipato a numerose collettive, quali Sensing Painting, Castello di Rivoli, Italia, Pittura italiana oggi, Triennale, Milano, Italia, Shipping Address, Palazzo Monti, Brescia, Italia nel 2023; Figure Out, Unosunove, Roma, Italia, I Am a Broken Mirror, Studio 11, Palazzo Orsini, Bomarzo, Italia, Il tempo scortese, Vacunalia , Vacone Italia nel 2022; Post fata resurgo, Spazio Amanita, Florence, Italia, Slade Summer Shows, The Slade School of Fine Art, Londra, No Vacancy, Monti 8 Gallery, Latina, Italia, Waterways, Sapling Gallery, Londra nel 2021; The Eternity Exhibition, My Beautiful City, The Painting Rooms, Londra e la mostra online Slade Degree Showcase nel 2020; Spaceship Dungeon Zoo, Hackney Central Space, Londra nel 2019; On the Verge, 12 Star Gallery, Londra nel 2017.

Tra i Premi e le Residenze a cui ha partecipato: Palazzo Monti (2023), Sicily Artists Residency Programm (2020), Robert Ross Price (2020).

Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private come quella del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli, Italia e la Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano, Italia.